Autore: Dott. Paolo Giordo

 

Artiglio del diavolo

Il nome scientifico è “Harpagophytum procumbens”, questa pianta svolge un’azione analgesica e miorilassante agisce sulla regolazione del flusso di calcio a livello della muscolatura liscia. Alcuni confronti con un antidolorifico molto usato nella Medicina convenzionale ne hanno confermato la validità terapeutica, anche se spesso i benefici si avvertono a distanza di una settimana dall’assunzione, per cui è preferibile utilizzarlo nelle fasi dolorose non acute.

Boswellia

Il nome scientifico è “Boswellia serrata”, questa pianta ha dimostrato uno specifico effetto inibitorio sui leucotrieni, molecole lipidiche che costituiscono un potente veicolo di infiammazione reumatica. Anche la Boswellia agisce lentamente, ma con benefici molto più prolungati rispetto ai comuni farmaci chimici.

Salice bianco

La contemporanea presenza, all’interno della corteccia, di salicina e acido salicilico conferisce a questa pianta (il nome scientifico è “Salix alba”) spiccate proprietà antinfiammatorie e antireumatiche, anche se si devono usare dosaggi elevati per garantirne una concentrazione sufficiente all’effetto desiderato. Dalla sua corteccia in passato veniva estratto l’acido salicilico, precursore dell’Aspirina, rispetto alla quale ha una tossicità di gran lunga inferiore.

Uncaria

Il nome scientifico è “Uncaria Tomentosa ed è originaria della f o r e s t a amazzonica, questa pianta ha una naturale caratteristica antinfiammatoria, ma soprattutto immunostimolante e tonica generale, per cui è particolarmente indicata per Pazienti reumatici deperiti e immunodepressi.