Proprietà antibatteriche e non solo
Pianta molto apprezzata nell’antichità, “Calluna vulgaris” è stata con il tempo abbandonata ed è per questo motivo che, ad oggi, solo pochi studi sono stati condotti allo scopo di carpire nuove informazioni su questa specie.
Le maggiori attività farmacologiche sinora ascritte alle parti aeree di “Calluna vulgaris” sono quelle antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti, correlabili con l’elevato tenore di polifenoli.
L’estratto acquoso è risultato particolarmente attivo contro “Staphylococcus aureus” e “S. epidermidis”, “Candida albicans” e “Escherichia coli”. L’attività antinfiammatoria, legata alla capacità di inibire l’enzima lipossigenasi, è attribuita principalmente all’acido ursolico.
Capacità antiossidante
A causa del suo elevato potere antiossidante, di recente i ricercatori hanno iniziato ad ipotizzare un’applicazione cosmetica per questa specie botanica, conducendo studi in vitro ed in vivo, allo scopo di valutarne l’efficacia nella prevenzione del photoaging, degli inestetismi propri dell’invecchiamento della pelle e anche di alcune patologie cutanee di lieve entità.
Recentemente sono stati prodotti estratti acquosi delle parti aeree di Brugo, che hanno dimostrato eccezionali potenzialità; essi infatti uniscono alla semplicità di preparazione, una composizione chimica molto interessante, in cui abbondano i polifenoli.
Studi effettuali su tale estratto presso l’Università degli Studi di Siena hanno dimostrato una eccellente attività antiossidante scientificamente testata.
Il complesso dei dati ottenuti e, in particolare, la concentrazione efficace individuata e le concrete azioni antiossidante e idratante riscontrate in vitro, consentono di affermare che l’estratto di Brugo è un buon ingrediente per la formulazione di nuovi prodotti cosmetici utili nel trattamento degli inestetismi propri dell’invecchiamento cutaneo, dal momento che questi hanno alla base meccanismi di stress ossidativo.
Utilizzare prodotti testati
La moderna fitocosmesi è costantemente alla ricerca di nuovi “green ingredients” che assicurino sicurezza ed efficacia per specifiche indicazioni d’uso, soprattutto a seguito di una certa “diffidenza” che si è creata nel consumatore comune nei confronti dei preparati di sintesi. Tuttavia è bene ricordare che, nell’ottica di garantire riproducibilità di azione, è fondamentale utilizzare estratti vegetali ben caratterizzati dal punto di vista fitochimico, ossia accuratamente standardizzati.