Seppur in apparenza possa sembrare una cosa di poco conto, saper leggere correttamente l’etichetta riportata sui nostri cosmetici preferiti è di fondamentale importanza per poter scegliere consapevolmente i prodotti migliori per la nostra pelle; ad esempio, quali ingredienti vogliamo spalmarci addosso evitando quelli che potrebbero provocarci Allergia? Oppure ancora, come possiamo evitare quelli più aggressivi e nocivi come petrolati, siliconi, conservanti o profumi sintetici? Vediamo meglio come fare.
Per cominciare
Innanzitutto dobbiamo sapere che un’etichetta cosmetica considerata a norma deve sempre contenere alcuni dati di riferimento obbligatori, in particolare:
- ragione sociale (nome e sede legale di chi immette il prodotto sul mercato);
- marchio con eventuale logo;
- nome del prodotto;
- lotto;
- data di scadenza;
- quantità di prodotto in ml o g;
- INCI, cioè l’elenco degli ingredienti;
- proprietà;
- modalità d’uso, se non intuitiva (nel dentifricio, ad esempio, non è necessario) e avvertenze, se necessarie;
- eventuali certificazioni del prodotto;
- nome del paese di importazione se non UE.
In caso di impossibilità di riportare sul contenitore o sull’imballaggio esterno precauzioni particolari per l’impiego, queste devono essere contenute in un foglio di istruzioni, una fascetta o un cartellino allegato; in tal caso si appone l’opportuno simbolo.
Gli ingredienti sull’etichetta
L’INCI (International Nomenclature Cosmetic Ingredients) consiste nell’elenco degli ingredienti presenti all’interno di un cosmetico ed è unico per tutti i paesi europei. L’elenco degli ingredienti è in ordine decrescente di concentrazione fino all’1%, poi procede in ordine sparso. È inoltre necessario indicare gli ingredienti presenti sotto forma di nanomateriali, ovvero preceduti dalla dicitura “nano”.
Per quanto riguarda i derivati vegetali, essi vengono riportati con il nome botanico secondo Linneo e quindi con il nome latino della pianta da cui sono stati estratti; gli ingredienti chimici, invece, vengono indicati con il nome inglese.
I coloranti vengono elencati con un numero che fa riferimento ad un elenco di sostanze chimiche ben catalogate e identificate ciascuna con un numero differente (allegato IV della Direttiva Cosmetici 76/768/CEE), ovvero CI (colour index) + numero; infine, nei prodotti da trucco venduti in varie sfumature di colore si può utilizzare la stessa etichetta con l’elenco di tutti i coloranti utilizzati, a condizione di aggiungere le parole “può contenere” o il simbolo “+/-e e, dove possibile, si utilizza la nomenclatura CI (colour index).
Valutare il rischio di Allergia
All’interno dell’INCI si trovano, solitamente in fondo all’elenco, anche i nomi di alcune delle 26 sostanze potenzialmente allergizzanti che occorre indicare obbligatoriamente in etichetta: in genere sono sostanze che appartengono ai profumi, come ad esempio linalool, geraniol, eugenol, limonene, citral e citronellol; purtroppo, la Direttiva 2003/15/ CEE non fa alcuna distinzione tra gli allergeni di profumi sintetici e quelli presenti negli oli essenziali naturali che, non essendo molecole isolate, ma appartenenti ad un fitocomplesso, solitamente vengono tollerate meglio dalla nostra pelle.
Attenzione alle diciture
In generale, se si è a conoscenza di avere un’Allergia specifica ad un certo ingrediente, è sempre utile controllare l’INCI del cosmetico che acquistiamo, è importante, infatti, prestare particolare attenzione agli allergeni dei profumi e se, per esempio, si è allergici al nichel, occorre controllare che sulla confezione sia riportata la scritta ”nichel tested”, che non significa che non ci sia nichel, ma che la sua concentrazione non è superiore a 1 ppm e quindi non crea problemi alla pelle. In merito alla Celiachia a volte si trovano sulle confezioni diciture come “gluten free”: in realtà non sono necessarie in quanto i cosmetici, dal momento che sono applicati su cute e mucose, e non ingeriti come gli alimenti, non rischiano di provocare danni all’intestino.