Autore: Dott.ssa Marina Romagnoli

 

I possibili trattamenti

Partiamo innanzitutto da una importantissima precisazione: la Cicatrice può essere migliorata fino a rendere, nei casi più fortunati, quasi impercettibile la sua presenza, ma non potrà mai essere completamente rimpiazzata da tessuto sano.
Su consiglio del Medico, si può ricorrere ad iniezioni locali (infiltrazione di antinfiammatorio o chemioterapico) che vengono eseguite con un ago molto sottile all’interno delle Cicatrici troppo in rilievo, soprattutto quando sono pruriginose o dolorose. Negli ultimi anni anche l’uso della tossina botulinica per alcune tipologie di Cicatrici ha dato buoni risultati. Di solito sono sufficienti da una a tre sedute a distanza di due-quattro settimane.
Si può invece optare per una revisione chirurgica in caso di Cicatrici molto larghe e in alcuni casi di deficit funzionali. Va però evitata, come unica soluzione, in caso di Cicatrici ipertrofiche e Cheloidi per scongiurare una recidiva, spesso peggiore della Cicatrice iniziale.

Le tecniche Laser

Rappresentano un vasto capitolo poiché ne esistono di diverse tipologie: Laser vascolare (da utilizzare come prevenzione subito dopo l’asportazione dei punti di sutura in sedi a rischio o in caso di Cicatrice arrossata e in rilievo), Laser Q-Switched e Laser IPL (per le iperpigmentazioni), Laser frazionale non ablativo (per cicatrici depresse ed ipertrofiche), Laser CO2 (per le cicatrici depresse e per quelle che determinano retrazione e difficoltà di movimento).
Le tecniche Laser solitamente vengono eseguite ambulatorialmente senza anestesia, e non richiedono interruzione della vita sociale. Il Paziente può avvertire una sensazione di forte calore durante l’esecuzione, rossore e gonfiore transitori (da poche ore a qualche giorno in base alla tecnica usata). È comunque importante medicare l’area trattata con emollienti prescritti e non esporsi al sole nelle settimane successive. È inoltre permesso l’uso di cosmetici specifici per ridurre il rossore.

Lipofilling e PRP

Sono due trattamenti che fanno parte della Medicina rigenerativa che utilizza materiale proveniente dallo stesso Paziente, e più precisamente grasso prelevato con sottili cannule (Lipofilling) e fattori di crescita piastrinici (PRP) ottenuti con un semplice prelievo di sangue. L’obiettivo è quello di sfruttare le capacità di rigenerare i tessuti riducendo le depressioni ed aumentandone l’elasticità, promuovendo la formazione di un tessuto più simile a quello andato distrutto. Questo effetto è attribuito alla presenza di cellule staminali nel tessuto adiposo e di fattori di crescita piastrinici, la cui azione consiste anche nell’accelerare la guarigione e ridurre il disagio post-chirurgico.


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