Conservanti nei cosmetici, si o no?

Autore: Dott.ssa Maria Elena Setti

Il caso dei parabeni

Un’altra classe di conservanti spesso nel mirino è quella dei parabeni, conservanti con proprietà antifungine e antibatteriche, che si ritrovano sia nei cosmetici che in diversi farmaci.
Spesso accusati di essere interferenti endocrini, si sono resi poco desiderabili dai consumatori e quindi anche dalle aziende produttrici di cosmetici, alcuni di loro sono stati vietati nei cosmetici (Isopropylparaben, Isobutylparaben Phenylparaban, Benzylparaben, Pentylparaben) per principio di precauzione. Esistono moltissimi cosmetici che riportano la dicitura “privo di parabeni” ciò non significa però che siano senza conservanti.

Reazione allergica e sensibilizzazione

Il rischio maggiore dei conservanti è la reazione allergica e la sensibilizzazione, soprattutto in pelli già sensibili e delicate e nei bambini.
In etichetta è obbligatorio inserire l’INCI, l’elenco degli ingredienti, in cui sono presenti tutte le sostanze contenute nel cosmetico, in questo modo è possibile individuare le sostanze a cui si è allergici ed evitare di acquistare e utilizzare il prodotto.
Diverso è il discorso della sensibilizzazione, che può essere causata da un ripetuto contatto nel tempo di più sostanze diverse o con una concentrazione elevata della stessa molecola che possono andare ad irritare la pelle; se per esempio si utilizza uno shampoo con parabeni, una crema, un deodorante e altri cosmetici con lo stesso conservante, la pelle potrebbe sensibilizzarsi e dopo un po’ di tempo manifestare irritazioni.

Conservanti naturali

Oggi la scienza ci viene in aiuto: esistono sempre più conservanti di derivazione naturale, più delicati sulla pelle e rispettosi del suo microbiota cutaneo, per esempio derivati dell’acido caprilico, derivati della rosa, conservanti di grado alimentare, sequestranti dell’acqua come la glicerina, oppure l’alcool (etanolo), l’anisate e il levulinate, l’acido lattico,il fenossietanolo e tanti altri il cui impatto ambientale è basso, l’efficacia di conservazione elevata e maggiore il rispetto della naturale protezione della pelle, anche per le più delicate. Questi conservanti sono ammessi dai disciplinari del biologico. Risulta utile anche utilizzare antiossidanti naturali nelle formulazioni cosmetiche per aiutare la stabilità del prodotto e prevedere un packaging airless (in cui non c’è contatto diretto con il prodotto e non entra aria) che possano diminuire la quantità di conservante necessario per l’integrità del prodotto.

Oli essenziali

Altri conservanti naturali che vengono utilizzati sono gli oli essenziali, come il tea tree, la lavanda, il timo, l’origano, che solitamente vengono aggiunti insieme ad altri conservanti per garantire la perfetta stabilità microbiologica del prodotto.
Va fatta molta attenzione alle preparazioni casalinghe di cosmetici che non avendo conservanti e non potendo essere testati microbiologicamente possono portare a infezioni dermatologiche anche serie.

In conclusione

Un prodotto cosmetico che contiene acqua va sempre conservato, la ricerca ci porta a scoprire nuovi conservanti sempre più ecodermocompatibili per andare in contro alle esigenze formulative di conservazione del prodotto, ma anche di rispetto della pelle e dell’ambiente, cercando di impattare sempre meno sul Pianeta.


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