La più moderna ricerca scientifica afferma che le chiavi per vivere più a lungo e meglio dipendono per il 50% dallo stile di vita e dall’alimentazione, per il 30% dalla genetica ereditata dai genitori e per il restante 20% dal Sistema Sanitario Nazionale. Questi parametri possono essere interpretati in maniera molto semplice: il modo in cui viviamo e quello che ogni giorno scegliamo di portare in tavola condiziona la salute e, quindi, la durata e la qualità della nostra vita ancor più della predisposizione familiare. Basti pensare alle malattie metaboliche, come l’Insulino-Resistenza, il Diabete Mellito di tipo 2, l’Ipertensione Arteriosa, l’Aterosclerosi, fino al Sovrappeso e all’Obesità. Sono tutte patologie dei tempi moderni strettamente influenzate dalla dieta quotidiana.
Il giusto approccio alla dieta
Il significato della parola greca “diaita”, da cui deriva l’attuale termine, è “stile di vita, alimentazione” ma, purtroppo, l’errore più comune che molte persone hanno commesso negli ultimi anni è stato quello di intendere per “dieta” solo regimi dimagranti basati sulla restrizione calorica giornaliera. Basare, però, la propria alimentazione su un mero conteggio calorico degli alimenti può essere estremamente pericoloso perché rischia di privare l’organismo di importanti nutrienti. Per fare un esempio, una porzione di pasta o una di dolce può avere le stesse calorie, ma gli effetti metabolici dei due piatti sono molto diversi! Imparare ad alimentarsi in modo corretto, superando il calcolo delle calorie, e guardare al nostro cibo quotidiano come la principale fonte di molecole nutrienti utili per vivere e far funzionare il nostro organismo, oltre che un valido alleato per perdere peso e mantenerci in salute, vuol dire attuare un’alimentazione consapevole finalizzata ad acquisire e mantenere un sano stile alimentare.
La giornata alimentare
I consigli per mantenere il peso e dimagrire in maniera efficace e salutare sono semplici.
Non saltare mai i pasti: avere cinque “contatti” giornalieri con il cibo (colazione, spuntino della mattina, pranzo, spuntino del pomeriggio, cena) permette di tenere sotto controllo i valori della glicemia nel sangue. Al contrario, costringersi a un digiuno forzato determina un abbassamento dei valori glicemici. Così, quando si mangia, la glicemia sale repentinamente e produce grandi quantità di insulina. Questo ormone agisce sul fegato, trasformando i carboidrati alimentari ingeriti in eccesso in grassi. Con valori elevati di insulina nel sangue, quindi, non si dimagrisce: ecco perché è importante tenere sotto controllo i valori della glicemia. Fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno: lipidi, proteine, vitamine, minerali, fibre, acqua… niente escluso, compresi i carboidrati contenuti in pane e pasta, spesso demonizzati nelle diete dimagranti moderne.
Il segreto è controllare la quantità: sì al pane a pranzo e a cena, tutti i giorni se si mangiano proteine; la pasta (una porzione) ogni cinque giorni. Questo è già un buon inizio per perdere peso in maniera salutare. Portare in tavola almeno due porzioni di frutta e tre di verdura al giorno, e poi tanto buon pesce.