Celiachia, alimentazione senza glutine

Autore: Dott. Giuseppe Maria RoveraDott.ssa Marzia Mirabelli

 

L’impatto psicologico della malattia

Un’attenzione particolare deve essere rivolta all’entità dell’impatto psicologico che la diagnosi della malattia può avere sui soggetti, anche in base all’età in cui essa viene posta. Pensiamo infatti al disagio che possono subire i bambini ai quali viene diagnosticata la malattia, specie in occasione di feste o di momenti conviviali oppure a scuola; i genitori, gli insegnanti, gli educatori, devono fare in modo che essi non si sentano “diversi”, ridimensionando il problema e facendoli integrare perfettamente con i loro coetanei. Bisogna inoltre spiegare loro che, escludendo alcuni alimenti, si starà sicuramente meglio e che non si tratta di una punizione ma di una soluzione ai loro problemi. 
In età adulta, la diagnosi può sconvolgere la vita dei neo-diagnosticati, stravolgendo le loro abitudini e quelle dei loro familiari o amici. È quindi facile riscontrare uno stato ansioso-depressivo in questi soggetti, che può essere legato sia alla nuova patologia che ci si trova ad affrontare, per molti ancora poco conosciuta, sia alla nuova gestione della vita familiare, sia alla paura di andare incontro ad un maggior rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore. In realtà il Paziente celiaco adulto che segue correttamente una dieta aglutinata, incorre in un basso rischio di sviluppo di tumori in quanto la dieta ha un importante ruolo protettivo.

Informare e sensibilizzare

Di sicuro, le persone celiache necessitano di una grande disponibilità di locali dedicati quali bar, ristoranti, pizzerie, mense, panetterie, pastifici e distributori automatici con erogazione di prodotti “gluten free”. È pertanto fondamentale formare e informare il personale dei locali già esistenti, per permettere un’offerta di prodotti e menù rigorosamente senza glutine e consentire al consumatore scelte più serene, evitando la costante preoccupazione di specificare la patologia o di indagare sui prodotti che sono stati utilizzati per preparare i vari piatti. È anche molto importante promuovere la divulgazione dei principali aspetti legati alla Malattia celiaca sia nelle scuole, con un fondamentale ruolo educativo per bambini e adolescenti, sia verso genitori e educatori, proprio per far conoscere meglio le caratteristiche della malattia e non favorire la stigmatizzazione.

L’etichettatura dei prodotti

È importante ricordare che l’Associazione Italiana Celiachia da anni si propone di aiutare le persone affette da Celiachia ad affrontare la patologia in modo sereno e consapevole, promuovendo e divulgando servizi come il Prontuario degli Alimenti, strumento molto utile e costantemente aggiornato, per effettuare acquisti corretti; promuovendo l’alimentazione fuori casa, formando e controllando numerosi esercizi per offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci; e registrando il marchio della “spiga barrata”, che permette l’immediato riconoscimento dei prodotti per celiaci. Infatti, un ulteriore problema che il celiaco si trova spesso costretto ad affrontare riguarda l’etichettatura dei prodotti, che non risulta sempre chiara e affidabile: sarebbe utile che tutti i prodotti, compresi anche i farmaci e gli integratori, recassero il simbolo della spiga sbarrata o indicassero la presenza del glutine. 
Non dimentichiamo poi il costo che questo tipo di dieta può raggiungere, se vengono scelti e utilizzati prevalentemente i prodotti dietetici “gluten free” presenti in commercio: il celiaco può, quindi, ritrovarsi a condurre una dieta poco varia e poco soddisfacente, aumentando ancora il senso di frustrazione.