Autore: Prof. Alberto Ritieni

 

Proprietà antiossidanti e antivirali

Consumare Funghi significa anche introdurre numerose molecole antiossidanti che svolgono una serie di azioni preventive nei confronti delle patologie collegate all’invecchiamento e delle patologie cardiovascolari, e nel limitare la formazione di placche aterosclerotiche di colesterolo nei vasi sanguigni; questo sembra sia ascrivibile alla presenza naturale nei Funghi dell’ergotioneina.
Numerosi studi hanno evidenziato proprietà antivirali, antibatteriche e immunostimolanti e per alcuni studiosi i Funghi sono anche capaci di accelerare il metabolismo e permettere di consumare più efficientemente grassi e calorie.

Un mix di microelementi

I Funghi mangerecci sono considerati una buona fonte di sali minerali fra i quali si evidenziano potassio, fosforo, rame e selenio con il loro importante ruolo per il corretto funzionamento del nostro organismo. I microelementi apportati da un consumo equilibrato di Funghi comprendono il selenio utile per il funzionamento degli enzimi antiossidanti proteggendoci dagli effetti dei radicali liberi a livello cellulare con proprietà anti-invecchiamento; ma anche calcio, fosforo, magnesio e silicio tutti coinvolti nella formazione di un sistema scheletrico sano e per contrastare l’Osteoporosi.
I Funghi forniscono anche potassio per regolare il ritmo cardiaco, ferro per l’emoglobina e per aumentare le difese immunitarie, manganese utile per il funzionamento di cervello e tiroide oltre che per facilitare la digestione.

Come consumarli

I Funghi mangerecci possono essere consumati freschi, secchi o anche surgelati; nel caso dei Funghi secchi devono essere reidratati in acqua o in un brodo prima di poterli usare in cucina.
La possibilità di essiccare o di surgelare i Funghi li rende disponibili tutto l’anno per trarne vantaggio dalle loro caratteristiche benefiche e questa caratteristica è molto tipica dei Funghi mangerecci anche rispetto ad altri prodotti orticoli o vegetali in generale.
Nel caso dei Funghi freschi è però importante che essi siano privi di muffe, il più possibile puliti e che i tessuti non siano molli, ma al contrario ben sodi.

Evitiamo la raccolta “fai da te”

Delle oltre 4.000 specie di Funghi esistenti, soltanto 100 sono considerate del tutto commestibili e sicure per il consumo umano. Il problema forse più grave del consumo di Funghi è quello della tendenza di molti a raccoglierli, specie in autunno, in maniera autonoma e può accadere che la bellezza e dei colori di alcuni, possa nascondere un pericolo a volte mortale per i raccoglitori inesperti e improvvisati.
Per il loro riconoscimento è bene affidarsi al supporto di esperti delle ASL sempre presenti nei mercati autorizzati e non alla propria memoria o a miti non verificati scientificamente sulla loro innocuità.

Le controindicazioni

Per le loro caratteristiche nutrizionali sono un alimento con poche controindicazioni. Tuttavia, non dovrebbe abusare di Funghi mangerecci chi soffre di patologie del fegato, gotta, calcoli renali e alcune malattie circolatorie; infine è consigliato attendere almeno il compimento dei tre anni di vita prima di farli apprezzare anche ai più piccoli.


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