Protegge dal rischio cardiovascolare
Numerose evidenze scientifiche mostrano che la dieta a base di alimenti con basso indice glicemico ha un potere protettivo nei confronti del rischio cardiovascolare.
La castagna contiene prevalentemente amido che, essendo associato alle fibre, non viene assorbito rapidamente nell’intestino dell’uomo. L’indice glicemico di 60, inferiore a quello del pane, evita pertanto grosse fluttuazioni della glicemia nel periodo postprandiale, permettendone anche ai diabetici un cauto consumo, sempre sotto controllo dietoterapico per la presenza di saccarosio.
Assenza di glutine
A questa caratteristica va aggiunta anche l’assenza di glutine, per cui i prodotti a base di farina di castagne possono essere consumati anche dai pazienti affetti da Celiachia.
Proviamo quindi a sfatare il presunto elevato apporto calorico: 100 g. di castagne fresche private della buccia apportano circa 165 Kcal, quelle lessate scendono a 120. Le caldarroste, avendo in parte perso una quota di acqua, apportano invece 193 Kcal.
Nelle altre stagioni ci vengono in aiuto le castagne secche che, fatte rinvenire per una notte intera in una terrina piena d’acqua prima del consumo, ripristinano i contenuti nutrizionali del prodotto fresco. Scarso è il contenuto di proteine e di grassi, mentre spicca la presenza di potassio (395 mg) e di ferro (30 mg). Anche il contenuto vitaminico (B1, B2, C) non è indifferente ma la inevitabile cottura ne riduce sensibilmente la presenza.
Le preparazioni
La farina di castagne, 343 cal e 76 g. di carboidrati sempre su 100 g, presenta caratteristiche nutritive simili alla farina di frumento (340 cal e 69 g. di carboidrati) e quindi non dobbiamo aver timore di utilizzarla per le nostre ricette, dalle più tipiche, come il castagnaccio, dolce tipico toscano, a quelle più ardite come le crépes ad esempio, godendo del caldo e caratteristico sapore dolciastro, proprio del saccarosio.
E qui occorre fermarsi, poiché se parliamo di golosità come i marronglacè (i marroni canditi), il Mont- Blanc (dolce di castagne e panna montata), la marmellata di castagne (detta anche “marronata”), la raccomandazione è di farne un uso moderato come per ogni altro dolce.
Controindicata per alcuni
Tra le poche controindicazioni al consumo di questo versatile e antico alimento ci sono quelle per chi soffre di meteorismo intestinale, di chi deve controllare l’apporto di potassio come ad esempio i nefropatici e per tutte le patologie gastro-intestinali che necessitano di esclusione di fibra insolubile (ad esempio la Diverticolite, la Rettocolite ulcerosa ed il Morbo di Crohn). Sono da escludere dai programmi dietetici “latex-free” per la possibilità di crociare con il lattice nei soggetti allergici. Per i diabetici ne abbiamo già considerato il consumo, solo se previsto dal loro programma dietetico.
La curiosità
Le castagne possono essere congelate con tutta la buccia, lavandole, asciugandole ed incidendole con un taglietto per farne caldarroste; si conservano fino ad un anno.