Autore: Dott. Roberto Vassallo

Una maggiore attività fisica, il consumo di fibre e la scelta della terapia più opportuna, può aiutare ad alleviarne i sintomi e le possibili complicanze  

Una maggiore attività fisica, il consumo di fibre e la scelta della terapia più opportuna, può aiutare ad alleviarne i sintomi e le possibili complicanze   La presenza di Diverticoli nell’intestino (Diverticolosi) è una condizione tra le più comuni nei paesi industrializzati e aumenta progressivamente con l’età, colpendo oltre il 50% della popolazione al di sopra dei 50-60 anni. Negli Stati Uniti, l’infiammazione dei Diverticoli (Diverticolite) rappresenta la quinta malattia gastrointestinale in termini di costi diretti e indiretti, ma negli ultimi anni, in generale, i ricoveri ospedalieri per questa patologia sono in costante crescita. In Italia si tratta soprattutto di soggetti al di sotto dei 55 anni, con una notevole riduzione via via che l’età aumenta e in ragione delle complicanze; contrariamente al passato, infatti, di fronte a forme non gravi di Diverticolite, non si procede più con il ricovero ma, dopo una prima valutazione di pronto soccorso, in regime ambulatoriale.

Diverticolosi e Diverticolite

Quando parliamo di Diverticoli ci riferiamo a piccole deformazioni esterne a forma di sacco che possono insorgere lungo le pareti intestinali per via di un indebolimento delle fibre muscolari del colon dovuto all’aumento della pressione dell’intestino: in oltre il 75% dei casi tale condizione rimane del tutto asintomatica (Diverticolosi), nel restante 25%, invece, i Diverticoli si infiammano con sintomi quali dolore addominale (spesso localizzato al quadrante inferiore sinistro dell’addome), gonfiore addominale, costipazione e/o diarrea; tale condizione, tuttavia, è molto simile e di difficile diagnosi differenziale rispetto alla Sindrome del colon irritabile. In una percentuale pari a circa il 5% essa può dare luogo ad una Diverticolite acuta, ovvero un’infiammazione dei Diverticoli con comparsa di febbre, dolore addominale intenso e irregolarità della funzione intestinale con eventuale perdita di sangue nelle feci e incremento dei globuli bianchi; nel 15% di questi Pazienti il quadro può complicarsi ulteriormente con presenza di ascessi, fistole, stenosi e perforazione con possibile comparsa di Peritonite purulenta o sanguinamento. Dopo il primo episodio la malattia può ripresentarsi, determinando una condizione di Diverticolite ricorrente (20-25% dei casi) con peggioramento della sintomatologia e della qualità di vita.

La diagnosi

La scoperta dei Diverticoli avviene spesso occasionalmente, per esempio, durante una Colonscopia o un’indagine radiologica dell’addome: la loro presenza non è di per sé una controindicazione all’esecuzione della Colonscopia, tuttavia, occorre eseguire l’esame con prudenza per evitare possibili complicanze perforative. In caso di Diverticolite acuta, le tecniche radiologiche (ecografia e TAC addome) sono comunque da preferire all’esame endoscopico, che va programmato successivamente, 4-6 settimane dopo l’esaurimento dei sintomi, così da accertare la diagnosi di Diverticolite acuta e differenziarla da altre possibili malattie croniche infiammatorie o eventuali forme infiammatorie e/o tumorali dell’intestino. Tra le complicanze, il sanguinamento da Diverticoli tende ad arrestarsi spontaneamente nell’80% dei casi, la Colonscopia effettuata in urgenza (entro 24-36 ore), dopo un’adeguata preparazione intestinale, consente in circa il 40% dei casi di porre diagnosi della natura del sanguinamento e di effettuare un trattamento emostatico (con particolari dispositivi quali iniezioni emostatiche, clips o lacci elastici) sino al 30-40% dei casi.

L’importanza dello stile di vita

I Pazienti che soffrono di Diverticoli possono trarre benefici notevoli da uno stile di vita corretto, elemento fondamentale in ottica preventiva: in questo senso si consiglia di praticare una maggiore attività fisica, di non fumare e di sospendere l’eventuale uso di antiinfiammatori non steroidei. Per quanto riguarda invece la dieta, si consiglia di limitare il consumo di carni rosse e cibi raffinati a vantaggio, invece, dell’assunzione regolare di fibre vegetali e abbondante acqua che, pur non impedendo la formazione dei Diverticoli, sembrano ridurne l’incidenza dei sintomi e lo sviluppo di possibili complicanze.


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