Allattare al seno è meglio

Autore: Dott.ssa Elisa Civardi

 

A richiesta, ma cosa vuol dire?

Allattare a richiesta significa attaccare al seno il bambino ogni volta che lo richiede, per fame o per qualsiasi altro motivo. In media il neonato poppa 8-12 volte in 24 ore, ad intervalli non sempre regolari, e poiché la produzione di latte inizia quando il piccolo comincia a succhiare, non occorre aspettare che il seno “si riempia” tra un pasto e l’altro. Nell’allattamento a richiesta, dopo una prima fase, il seno resta morbido e spesso le mamme credono di non avere più latte; invece è proprio il contrario: il seno e il bambino hanno raggiunto il loro equilibrio e l’allattamento a richiesta sta funzionando al meglio!

Non guardate l’orologio

Soprattutto nei primi tempi, è importante che la madre impari a cogliere i primi segni di fame. Se il neonato comincia a muoversi, apre gli occhi e ruota la testa, può essere già un segnale utile. Il piccolo inizia poi a stiracchiarsi e a volte si succhia la manina. Non occorre aspettare che pianga e si agiti, poiché allattare prima che si arrabbia facilita un corretto attacco al seno. Non dobbiamo inoltre preoccuparci se il bambino ha subito fame: il latte materno è molto digeribile e il suo stomaco si svuota presto.

Come e per quanto tempo?

Durante la poppata la mamma deve essere comoda e rilassata, il corpo del suo piccolo a contatto col suo corpo. Il neonato dovrà avere la bocca bene aperta, in modo da comprendere non solo il capezzolo ma anche parte dell’areola, tenere le labbra rivolte in fuori e succhiare senza far rumore di schiocco. Quando il bambino è ben attaccato al seno, la mamma non sente dolore e il rischio di spiacevoli complicanze, quali l’insorgenza di ragadi, si riduce. Per quanto riguarda invece la durata della poppata, non esiste un tempo ideale e la vecchia indicazione dei 10 minuti per seno ogni 3 ore non ha alcun fondamento, anzi rischia di compromettere la buona riuscita dell’allattamento. La poppata termina quando il neonato si stacca spontaneamente dal seno.

Notte o giorno?

Soprattutto nelle prime settimane il bambino ha necessità di attaccarsi al seno più volte, anche di notte. Assecondare i suoi bisogni e i suoi risvegli è necessario e la natura lo sa: la prolattina, ormone responsabile della produzione del latte, è più attiva nelle ore notturne, che rappresentano quindi un appuntamento da non perdere! Ma diventare mamma è un lavoro impegnativo e per farlo bene occorre anche riposare: approfittate dei momenti in cui il bambino è tranquillo per dedicarvi a voi stesse o dormire accanto a lui.

Un po’ di certezze

La preoccupazione delle mamme è sempre la stessa: probabilmente avrete paura di non nutrire abbastanza il vostro bimbo, ma se lui cresce, bagna il pannolino e si scarica regolarmente significa che tutto procede per il meglio.
No invece alla doppia pesata ovvero al peso prima e dopo la poppata, che è solo fonte di ansia. Cercate inoltre di evitare confronti, poiché ogni coppia mamma-bambino è un mondo a sé, e affidatevi ai consigli di personale preparato.