Stipsi nel bambino, quali accorgimenti?

Autore: Dott. Francesco Azzaro

...e disagio emotivo

Un altro aspetto non meno importante da tener presente, che può rivelarsi molto utile nell’intercettare una possibile causa di Stipsi, è il disagio emotivo. Un disagio di tipo psicologico, infatti, si può manifestare nel bambino principalmente in due momenti della crescita: quando gli viene tolto il pannolino e quando fa il suo ingresso nel mondo della scuola. Il primo punto implica una partecipazione attiva dei genitori che devono assicurargli, innanzitutto, un comportamento di condivisione lungo questo delicato percorso, mai di imposizione. In secondo luogo è molto importante definire un timing (orari fissi) di evacuazione e aiutare il piccolo ad assumere una posizione corretta. Il timing è fondamentale perché determina nell’organismo uno stimolo in funzione del tempo, sfruttando una caratteristica tipica della specie umana ossia l’abitudine. In pratica, la posizione opportuna che il bambino dovrebbe tenere sul vasino è quella con i piedini ben appoggiati a terra, ginocchia allargate e busto in avanti: in questo modo si favorisce la spinta dei muscoli addominali nell’atto dell’emissione delle feci. Il secondo punto, invece, implica un disagio emotivo, diverso da soggetto a soggetto, che si può manifestare nei primi giorni di scuola per un senso di abbandono ma che si può verificare anche dopo, in relazione al rapporto con i compagni oppure ancora per la non accettazione dei bagni della scuola che inducono il piccolo a trattenere lo stimolo dell’evacuazione.

Lo sport previene e cura

Per i bambini più grandi praticare attività fisica regolarmente rappresenta uno strumento molto utile, sia nella prevenzione che nella cura della Stitichezza. Lo sport, infatti, se praticato con costanza, aiuta a stimolare in modo armonico la peristalsi intestinale, la corretta idratazione delle feci e, di conseguenza, una corretta evacuazione fisiologica. Quando la peristalsi è inefficace, il rallentamento della progressione delle feci determina un’eccessiva disidratazione con il risultato di un aumento progressivo della consistenza delle feci stesse e l’insorgenza del circolo vizioso della Stipsi; non meno importante è mantenere una corretta idratazione dell’organismo, in altre parole bere molta acqua durante la giornata. Le indicazioni per una corretta prevenzione, quindi, sono:

  • una dieta ricca di fibre e di acqua per mantenere le feci morbide;
  • toilet training, ovvero educare il bambino all’uso quotidiano, ad ore fisse, del vasino;
  • praticare sport con regolarità (per i più grandi).

Quando il problema persiste

Se queste buone abitudini non danno l’effetto desiderato, è il caso di consultare lo Specialista: il Gastroenterologo Pediatra, infatti, dopo una attenta anamnesi e una visita approfondita, potendo escludere quei rari casi di Stipsi organica, potrà prescrivere, a seconda della gravità della Stitichezza, dei clisteri evacuativi con soluzione fisiologica oppure, nei casi più resistenti, un farmaco come il polietilenglicole (PEG), da assumersi per almeno 3-6 mesi, che aiuti a mantenere le feci morbide.


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