Il mal d’orecchio è uno dei malanni di stagione che più frequentemente colpisce i bambini. In alcuni casi infatti in presenza di Raffreddore, con eccessiva produzione di muco da un paio di giorni, tosse e febbre alta, al terzo-quinto giorno di malattia il bambino può diventare irritabile, svegliarsi più volte durante la notte, piangendo anche in modo irrefrenabile.
In presenza di questi sintomi, è consigliabile consultare il Pediatra; alla visita, il piccolo potrebbe presentare un leggero arrossamento della membrana timpanica, senza presenza di liquido nell’orecchio medio, oppure una estroflessione della membrana del timpano con all’interno un liquido bianco-giallastro. In tal caso, siamo certamente di fronte ad un caso di Otite media, una infiammazione dell’orecchio medio (si verifica nella zona tra la membrana timpanica e l’orecchio interno), scatenata generalmente da un virus o da un batterio. Si calcola che in Italia si abbiano oltre 600.000 casi di Otite media all’anno.
Otite media virale e batterica
Si parla di Otite media virale quando i virus respiratori invadono la mucosa dell’orecchio medio. Tale infezione ostacola la normale funzione della tuba di Eustachio (condotto che mette in comunicazione l’orecchio medio con le cavità nasali), impedendo la ventilazione, ossia il flusso di aria da e per l’orecchio medio, e quindi producendo momentaneamente una pressione negativa nell’orecchio medio. Questa situazione viene generalmente riscontrata dal Pediatra nel 66% dei bambini con Raffreddore in età scolare e nel 75% dei bambini con Raffreddore frequentanti l’asilo nido e la scuola materna.
Essendo le tube di Eustachio dei bambini più corte ed orizzontali rispetto a quelle degli adulti, sono più soggette ad ostruzione e il drenaggio dell’orecchio medio risulta più difficoltoso. Per tale motivo, i batteri e i virus, che dal naso-faringe raggiungono l’orecchio medio, si annidano più facilmente, moltiplicandosi e causando una Otite media batterica, riconoscibile generalmente per la presenza di liquido purulento dietro al timpano.
La causa più spesso responsabile dell’infezione batterica è lo Streptococcus pneumoniae (nel 20-35% dei casi); in ordine di frequenza gli altri batteri identificati sono l’Haemophilus influenzae (nel 20-30% dei Pazienti) e la Moraxella catarrhalis (nel 20% dei casi). Si tratta di tre batteri tutti colonizzatori dell’apparato naso-faringeo.
La diagnosi
La diagnosi di Otite media viene espressa dal Medico con l’ausilio di uno strumento denominato Otoscopio, che consente di osservare una infiammazione della membrana timpanica (che appare arrossata) e la presenza di liquido dietro ad essa. Il versamento di liquido nell’orecchio medio è spesso notturno, infatti, in questi casi, si può notare il cuscino bagnato da liquido giallastro.
Per quanto riguarda invece il timpano, lo Specialista potrà osservare una sua retrazione, che può essere anche dolorosa, dovuta alla pressione negativa presente nell’orecchio medio e non ai batteri.
L’Otite media acuta batterica è invece caratterizzata da una estroflessione del timpano (comunemente detto “bombato”), causata dalla presenza di liquido purulento dietro ad esso; tale estroflessione può essere provocata anche dalla fuoriuscita di pus dal condotto uditivo esterno dopo che la membrana timpanica si sia perforata a causa dell’infiammazione e della pressione presente all’interno dell’orecchio medio. L’Otite media senza che la membrana del timpano appaia bombata, viene ugualmente chiamata Otite media acuta e si riscontra più frequentemente.
Come si manifesta
Quando l’infezione all’orecchio colpisce i bambini molto piccoli, incapaci di comunicare la fonte del lorodisagio, i sintomi di seguito riportati possono farci sospettare un’Otite media:
- naso che cola da un paio di giorni
- tosse
- f ebbre
- irritabilità
- dolore all’orecchio
- pianto spesso improvviso e continuo
- poco riposo durante la notte
- inappetenza
- assenza di reazione ai suoni lievi.
In presenza di questi sintomi, è opportuno consultare al più presto il Pediatra, il quale, una volta diagnosticata l’Otite media acuta, virale, batterica o entrambe, valuterà a seconda dei casi se prescrivere o meno la terapia antibiotica.
La terapia
In caso di Otite media con membrana timpanica “bombata”, verrà immediatamente prescritta la terapia antibiotica con amoxicillina ad alte dosi, per sette giorni.
Va invece ritardato l’uso dell’antibiotico in presenza di Otite media senza membrana timpanica “bombata”. Per alleviare il dolore, il Pediatra consiglierà di iniziare il trattamento con paracetamolo, prescrivendo anche una dose di amoxicillina da usare solamente se il dolore e la febbre persistono o se non c’è alcun miglioramento clinico entro 48-72 ore. In caso di Otite media acuta ricorrente, il Pediatra consiglierà di ritardare l’uso dell’antibiotico e di vaccinare il bambino contro l’Influenza.