Riconoscere i sintomi
I sintomi dell’Uveite includono:
- dolore agli occhi: si tratta di un dolore sordo all’interno o attorno all’occhio che può peggiorare quando si mette a fuoco la visione;
- arrossamento degli occhi;
- sensibilità alla luce (fotofobia);
- visione offuscata o annebbiata;
- piccoli corpuscoli che si muovono all’interno del campo visivo (mosche volanti);
- perdita della capacità di vedere gli oggetti ai lati del campo visivo.
I sintomi possono svilupparsi improvvisamente o gradualmente e la condizione infiammatoria può colpire uno o entrambi gli occhi; in alcuni casi, tuttavia, i sintomi possono essere minimi e non riconosciuti. L’infiammazione può essere limitata agli occhi o può essere correlata a una condizione presente in qualche altra parte del corpo. Come abbiamo detto, le cause possono variare e possono essere principalmente infiammatorie, infettive, maligne o traumatiche. Tuttavia, in circa ii 40% dei Pazienti non è possibile determinare la causa della malattia, anche a seguito di un’appropriata valutazione e indagine clinica.
Arrivare alla diagnosi
La diagnosi di Uveite è prevalentemente clinica, soggetta ad una meticolosa anamnesi ed è fondamentale che l’Oculista effettui una visita completa. A seconda di come appare la condizione del Paziente, dei sintomi e della gravità, può essere necessario eseguire ulteriori esami e test, sia oculari che generali, per confermare o escludere alcune condizioni oculari e/o sistemiche. La recente introduzione di tecniche diagnostiche in campo oftalmologico quali l’Angio-OCT ed il Laser “flare meter”, così come le migliori conoscenze sulle patologie autoimmuni dal punto di vista generale, hanno facilitato l’inquadramento e la diagnosi della Malattia uveitica.
La terapia farmacologica
II trattamento dipende dalla causa dell’infiammazione e, nella scelta del percorso di cura, risulta importante conoscere le cause dell’infiammazione in modo da poter somministrare il trattamento specifico. Il trattamento principale della Uveite è un farmaco, chiamato corticosteroide, noto anche come steroide, che può ridurre l’infiammazione all’interno dell’occhio. Possono essere utilizzati diversi tipi di farmaci steroidei, a seconda dei tipo di Uveite, sia per via oculare che generale (compresse). Il cortisone può essere instillato nell’occhio per via topica o tramite i comparti interni dell’occhio stesso (sottocongiuntivale, sottotenoniano o intravitreale) con modalità a rilascio rapido o lento, tramite l’inserimento di un piccolo dispositivo detto “impianto” che rilascia piccole dosi regolari di steroidi nel tempo. La terapia cortisonica va seguita dall’Oculista per tutta la sua durata perché può avere effetti collaterali come, ad esempio, l’aumento del rischio di insorgenza di Cataratta e Glaucoma e, pertanto, è fondamentale sottoporsi regolarmente ai controlli oculistici. Alcuni casi possono richiedere altri trattamenti, inclusi colliri per alleviare il dolore o dilatare la pupilla (cicloplegici). Va tenuto presente inoltre che gli steroidi non devono essere interrotti all’improvviso perché potrebbe svilupparsi una grave “infiammazione di rimbalzo” o potrebbero avere gravi conseguenze sulla salute. Nelle forme più gravi vanno associati sia farmaci che interagiscono con l’agente eziologico (ad esempio in caso di Uveite erpetica servono farmaci antivirali) sia farmaci immunosoppressori che hanno lo scopo di ridurre l’attività del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) in particolari condizioni quali, ad esempio, le Malattie autoimmuni. L’introduzione di nuovi farmaci immunosoppressori biologici sistemici per le Uveiti ed i farmaci a somministrazione intravitreale (quali gli anti-VEGF), oltre al cortisone, hanno modificato radicalmente la qualità della vita dei Pazienti.
Possibili complicanze
Sebbene la maggior parte dei casi di Uveite, soprattutto nella parte anteriore dell’occhio, rispondano rapidamente al trattamento e non causino ulteriori conseguenze, esiste comunque il rischio di complicazioni legate alla zona dell’occhio interessata. Il rischio di complicanze è maggiore nelle persone che hanno una Uveite intermedia o posteriore (con secondario interessamento della retina) o che hanno ripetuti episodi di Uveite. Le complicanze dell’Uveite comprendono, tra gli altri, Glaucoma, Cataratta, Retiniti, Edema maculare, perdita più o meno completa della funzione visiva. In caso di manifestazione di sintomi quali occhio rosso, con o senza dolore, sensibilità alla luce intensa (fotofobia), visione offuscata e presenza di corpi mobili, è opportuno contattare subito il proprio Medico Oculista.