Autore: Dott. Danilo Carloni


Come utilizzarlo

È importante ricordare che l’olio essenziale di Timo non deve essere in alcun modo assunto per bocca, in quanto potenzialmente tossico; se ingerito può determinare nausea, vomito, dolore gastrico e mal di testa fino a provocare sintomi neurologici come convulsioni, coma e arresto cardio-circolatorio.
Tuttavia in caso di tosse e raffreddore sarà possibile apprezzarne le proprietà salutari attraverso l’inalazione dei suoi vapori (suffumigi) o con la diffusione ambientale tramite lampade per aromi o specifici vaporizzatori, utilizzando circa 15-20 goccie disperse in 100 ml di acqua.

Infuso ed estratto

La Commissione E tedesca consiglia l’assunzione del Timo, sotto forma di infuso, in caso di Bronchite, Pertosse e Tossi catarrali, ponendo 1-3 grammi di pianta essiccata in circa 200 ml di acqua, equivalente a una tazza, da bere 3-5 volte al giorno. Per chi non amasse le tisane si consiglia di utilizzare l’estratto idroalcolico, come la tintura o la tintura madre: in questo caso la dose ottimale si aggira, per l’adulto, attorno alle 40-50 gocce disperse in poca acqua da assumere tre volte al giorno.
Sempre per la cura delle affezioni respiratorie, da alcuni autori viene proposta la possibilità di utilizzare l’olio volatile come balsamo da frizionare sul petto, dopo averne diluito 10-15 gocce in 100 g circa di crema neutra o di olio vegetale come quello d’oliva o di mandorle dolci. L’impiego è sconsigliato in soggetti che soffrono di Dermatiti e nei bambini più piccoli.

Collutorio...

Il Timo si rivela molto utile anche come collutorio per la cura dell’Alitosi e per il trattamento delle infiammazioni delle mucose della bocca e delle gengive: in questi casi si consiglia l’utilizzo dell’infuso fatto raffreddare o della tintura madre in dose di 20 gocce disperse in mezzo bicchiere d’acqua, gargarizzando due o tre volte al giorno.

... ma anche tonico

In cosmesi viene apprezzato come eccellente tonico per il cuoio capelluto, dimostrandosi efficace anche per combattere la caduta dei capelli: a tale scopo lo si potrà utilizzare frizionando la cute con alcune gocce di tintura madre, due o tre volte alla settimana, facendo tuttavia attenzione a non trattare zone sensibili o infiammate.

L’uso in cucina

Il Timo fa parte del classico “mazzetto di odori” tanto apprezzato in cucina per insaporire le carni e come condimento di vari piatti; come tintura viene utilizzato come aromatizzante di bevande alcoliche e analcoliche, ma anche per dolci congelati, gelatine, carni e loro derivati.


« Pagina precedente 2/2 Pagina successiva