Autore: Dott. Danilo Carloni

Come agisce

Il meccanismo d’azione che spiegherebbe in parte tali effetti, sarebbe legato all’interazione dei costituenti attivi con alcuni recettori della serotonina dislocati nello stomaco e denominati 5HT3. Questi recettori, una volta attivati (per esempio da un insulto farmacologico, dal cibo o dall’alcool), sono implicati nella genesi del vomito perché in grado di emettere, attraverso le vie vagali, un segnale emetico verso il Sistema Nervoso Centrale; i componenti chimici dello Zenzero hanno la capacità di bloccarli e produrre così il controllo di nausea e vomito. Lo Zenzero deve i suoi effetti positivi sul processo digestivo anche grazie all’interazione degli shogaoli con la Sostanza P, un neuropeptide che concorre a livello gastro-enterico a stimolare la funzione motoria di stomaco e intestino.

Antinfiammatorio e antidolorifico

Allo Zenzero vengono attribuiti benefici effetti nelle Malattie infiammatorie articolari e nei Reumatismi: queste proprietà, già descritte dalla Medicina Ayurvedica, sono state verificate da alcuni studi in cui è emerso che la pianta è in grado di ridurre la produzione di mediatori dell’infiammazione, come prostaglandine e leucotrieni. I gingeroli e gli shogaoli sarebbero utili nell’inibire i livelli di monossido di azoto (importante pro-infiammatorio e pro-radicalico) e di svolgere un effetto analgesico, superiore a quello del placebo, nei confronti di Osteoartriti, del dolore muscolare da sforzo e dell’Emicrania; lo zingerone mostra inoltre un importanze effetto antiossidante e neutralizzante i radicali liberi. Gli effetti antinfiammatori dello Zenzero sarebbero inoltre confermati dalla proprietà di abbassare la febbre.
Una recente ricerca Neo Zelandese ripropone l’uso dello Zenzero come efficace antidolorifico anche per applicazioni locali (come da Tradizione Medica Cinese) nel trattamento del dolore osteoartritico. L’Osteoartrite è una delle principali cause di dolore muscolo-scheletrico e di disabilità; l’applicazione di compresse di cotone impregnate con un estratto acquoso di Zenzero, per 30 minuti al giorno, ha prodotto apprezzabili benefici evidenziando un calore costante, maggiore rilassatezza muscolare, un aumento della flessibilità e mobilità articolare e conseguente diminuzione dello stimolo doloroso.

Come consumarlo

Lo Zenzero può essere assunto sotto forma di polvere dispersa negli alimenti, alla dose di 2-4 grammi al giorno, come raccomandato dalla Commissione E Tedesca. Esistono anche numerosi preparati per infusione che prevedono l’utilizzo del rizoma da solo o associato ad altre piante come Curcuma, Limone e Liquirizia, da consumare in genere dopo i pasti. In Fitoterapia la forma farmaceutica più accreditata è riferita alle capsule contenenti l’estratto secco titolato in gingeroli, da assumere sempre in corrispondenza dei pasti. Può essere naturalmente consumato come alimento o condimento. Le Monografie Europee dell’EMA consigliano l’utilizzo della pianta dal sesto anno di età; in ogni caso gli studi clinici mostrano che gli effetti indesiderati dello Zenzero sono sovrapponibili a quelli del placebo e che quindi la pianta è essenzialmente sicura. Viene tuttavia sconsigliata, per le proprietà coleretiche, a Pazienti portatori di Calcoli epatici e a coloro che seguono terapie anticoagulanti vista l’azione antitrombotica della droga.


« Pagina precedente 2/2 Pagina successiva