Autore: Dott. Giorgio Crucitti

Alcuni rimedi fitoterapici rappresentano un valido aiuto per prevenire l’ondata influenzale 

Sappiamo tutti come ad ogni cambio di stagione si ripresentino puntualmente anche tanti malesseri, più o meno gravi. Se la primavera porta con sé stanchezza e un diffuso senso di spossatezza, a causa del super-lavoro che il nostro organismo deve affrontare per metabolizzare in modo adeguato le variazioni spesso repentine di temperatura e clima, in autunno e in inverno sono altresì molto diffusi Raffreddore e Influenza. Ogni anno, con l’arrivo dei primi freddi, a causa dell’abbassamento della temperatura e della frequentazione di luoghi chiusi in cui i virus si diffondono con maggior facilità (scuole, uffici, luoghi pubblici...), sono molti gli stati di malessere a cui andiamo incontro: febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, dolori ossei diffusi, Otiti, Laringiti o Bronchiti. 

Bambini e anziani le fasce più colpite

Il freddo miete le sue vittime e i dati epidemiologici ci dicono che le fasce di età più colpite sono i bambini tra i 6 e i 23 mesi e gli anziani. Ma perché proprio queste fasce sono le più sensibili? È molto semplice: è proprio in questi due momenti della vita che il sistema immunitario è meno efficace. Quindi, se vogliamo prevenire e curare con maggior efficacia le sindromi da raffreddamento, influenzali e para-influenzali, e non vogliamo essere colti di sorpresa dai primi freddi, dobbiamo abituarci a mantenere efficiente il nostro sistema immunitario e, se necessario, anche a rinforzarlo e in questo, ovviamente oltre al vaccino antinfluenzale, la Fitoterapia ci può aiutare offrendoci molte soluzioni interessanti.

L’efficienza del sistema immunitario

Non è certo un caso se alcune persone contraggono l’Influenza e altre evitano il contagio pur essendo entrate in contatto con il virus o il batterio: chi riesce a superare facilmente l’inverno senza mostrare sintomi di Raffreddore e Influenza ha senz’altro un sistema immunitario efficiente ed è capace di eliminare i microrganismi patogeni in modo “silente”, senza nemmeno accorgersene. Chi invece manifesta facilmente quei sintomi tipici dei malanni invernali e guarisce lentamente, portandosi magari fastidiosi strascichi per tutta la stagione, ha un sistema immunitario debole, ha poca energia ed è spesso soggetto a infiammazioni acute a carico delle vie aeree o a livello muscolare, poiché si trova comunque a dover eliminare i microrganismi con cui viene a contatto, liberando a questo scopo le cosiddette “citochine pro-infiammatorie”, proteine che svolgono un ruolo importante per la difesa immunitaria.

Il ruolo dell’infiammazione

Diversi studi hanno dimostrato come l’infiammazione sia un meccanismo di emergenza per “aiutare” le cellule immunitarie ad eliminare comunque gli agenti patogeni di natura infettiva o chimica che aggrediscono l’organismo. Se di per sé l’infiammazione è positiva perché significa che il nostro fisico reagisce oltre a portare disturbi spesso invalidanti come febbre, dolori ossei, ecc., un sistema immunitario poco attivo fatica a ripristinare lo stato di benessere pre-infiammatorio. A questo punto è allora più facile capire l’importanza della prevenzione, che va fatta quando si sta ancora bene e non quando si manifestano i sintomi, perché le difese immunitarie possano essere pronte ed efficienti quando ce ne sarà bisogno. Mantenere in stato ottimale e alla massima efficienza il sistema immunitario non serve soltanto a prevenire i malanni di stagione, ma migliora in toto le nostre chances di longevità e di buona salute.


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