Autore: Dott. Lorenzo CotrozziDott.ssa Alessandra CampanellaDott.ssa Elisa Pellegrini

 

Agisce sulla memoria e sul senso della fame

Nella Fitoterapia moderna, il suo utilizzo a scopo medicinale è raccomandato (numerosi sono gli integratori e i formulati attualmente in commercio proposti anche come sostegno e coadiuvanti dei regimi dietetici ipocalorici). Sono dimostrate proprietà “anti-fame” (nel caso venga assunta prima dei pasti) e lipolitiche (favorendo la mobilitazione degli acidi grassi) ed è considerato un supporto efficace per ridurre i tempi di recupero in seguito ad attività fisiche intense, senza trascurare campi di impiego relativi al miglioramento del livello di attenzione e alle capacità mnemoniche e di apprendimento.

Principi attivi e preparati

Ad oggi, comunque, non sono ancora del tutto chiare quali siano effettivamente le molecole responsabili delle specifiche azioni farmacologiche. In effetti, il metabolismo secondario della pianta comprende una pluralità di composti diversi, rinvenibili in differenti percentuali nei suoi estratti e preparati. Radici e rizomi di diverse specie di “Rhodiola rosea” contengono infatti varie classi di composti chimici biologicamente attivi: acidi fenolici feniletanolo-derivati, flavonoidi, monoterpeni e triterpeni. La caratteristica peculiare di “Rhodiola rosea” è la presenza di fenilpropanoidi, glicosidi del cinnamolo, complessivamente denominati “rosavin”, che potrebbero essere, insieme al salidroside, i responsabili dell’attività adattogena della pianta. È per tale ragione che la farmacopea sovietica ha standardizzato gli estratti della pianta sulla base del contenuto di questi composti, elevati al ruolo di principi attivi.

Controindicazioni ed effetti indesiderati

Attenzione, però, perché non mancano controindicazioni e/o eventuali effetti indesiderati. Per questi motivi, il suo impiego da parte di soggetti che soffrono di Ipertensione, Disturbi cardiaci e Insonnia persistente non è consigliabile, quantomeno in termini di autoprescrizione o in associazione con altri trattamenti farmacologici (come antidepressivi, ansiolitici, barbiturici e diuretici), e al di fuori di un rigoroso controllo medico. Effetti collaterali, dovuti per lo più all’assunzione di dosi elevate, consistono in irritabilità, eccitabilità, tremori alle estremità superiori e tic nervosi.


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