Autore: Prof.ssa Elisabetta Miraldi

 

Studi sull’Alzheimer

Nel 2004 in uno studio che vagliava le erbe di uso tradizionale selezionate nei “dabbous” del Libano, piccoli negozi di erboristica molto popolari tra gli abitanti della nazione, alcune di esse furono selezionate in base all’indicazione che l’Erborista dava come attività neurologica: nello specifico l’interesse era rivolto a disordini come l’Epilessia, l’Alzheimer e la Depressione. In questo caso la Salvia (sotto forma di estratto etil-acetato) ha mostrato la maggiore attività nell’inibizione dell’enzima acetilcolinesterasi. Più recenti studi sperimentali hanno poi dimostrato la compatibilità dell’utilizzo della Salvia nel trattamento dell’Alzheimer.
Nel 2009 è stato svolto un interessantissimo studio relativo all’attività della Salvia sul Morbo di Alzheimer, patologia in cui risulta notevolmente importante l’attività inibente sull’enzima acetilcolinesterasi (AChE). Questa malattia è la forma di Demenza meglio conosciuta, caratterizzata da un progressivo declino delle funzioni cognitive, derivante da una neurodegenerazione. Attualmente non è disponibile nessuna cura, se non un trattamento sintomatico che consiste nell’inibire l’AChE, con lo scopo di aumentare i livelli di acetilcolina nel cervello. Già nella medicina popolare Europea, le specie di Salvia e Melissa officinalis venivano stimate per i loro effetti di miglioramento della memoria. Recenti studi hanno dimostrato che alcuni composti (α-pinene e 1,8-cineolo) sono sinergicamente responsabili dell’effetto dell’olio essenziale di varie specie di Salvia (fra cui anche “Salvia officinalis” e “Salvia lavandulifolia”) sul sistema nervoso centrale, provocando un’inibizione non competitiva e reversibile dell’AChE.
L’efficacia clinica della Salvia sembra promettente, soprattutto nel ridurre i deficit cognitivi su Pazienti con Alzheimer lieve o moderato. Uno studio pilota ha recentemente dimostrato che l’olio essenziale di salvia è in grado di migliorare le capacità cognitive in giovani sani, già poche ore dopo la somministrazione.

Preparazioni e dosi

Per il trattamento dei disturbi digestivi e per regolarizzare la sudorazione, si consigliano preparazioni corrispondenti a 4 - 6 g di Salvia essiccata. Si possono anche utilizzare 60 gocce (dose giornaliera) di una tintura alcolica. In Italia si trovano anche disponibili estratti secchi liofilizzati standardizzati in acido rosmarinico (9,9%).

Precauzioni all’uso

E’ bene ricordare che l’olio essenziale di Salvia contiene tujone, composto dotato di una certa tossicità, di conseguenza l’olio essenziale puro di Salvia può causare irritazione cutanea e pertanto è sconsigliato per l’aromaterapia; è inoltre controindicato in gravidanza. D’altro canto la quantità di tujone che viene ingerita ed assorbita con i preparati acquosi è da ritenersi atossica e comunque dosi culinarie di Salvia non presentano rischi.


« Pagina precedente 3/3 Pagina successiva