Autore: Dott.ssa Elena Besco

 

Il Cappero

È il bocciolo del “Capparis spinosa”, arbusto diffuso in tutto il Mediterraneo che appartiene alla famiglia delle Capparidacee ed è originario delle regioni africane. Fu diffuso dagli arabi in Asia e in Europa intorno al XVI secolo, in modo particolare nell’isola di Pantelleria, patria del noto e omonimo Cappero di Pantelleria, sicuramente il più pregiato e conosciuto in tutto il mondo.
I primi risultati e le evidenze scientifiche hanno consentito di individuare un notevole effetto protettivo da parte del Cappero verso i più comuni allergeni. I Ricercatori hanno quindi dimostrato che alcune sostanze in esso contenute possono influenzare positivamente la salute, sostenendo le difese dell’organismo soprattutto nei soggetti allergici. In particolare, sono in grado di rinforzare la stabilità delle cellule che sono predisposte all’Allergia. Infatti, quando gli allergeni vengono a contatto con queste cellule, anziché diventare molto reattive e attivare i mediatori dell’infiammazione, che poi producono gli effetti che tutti conosciamo (lacrimazione, starnuti o altro), sono invece stabilizzate e quindi meno sensibili a queste sostanze esterne scatenanti, che possono essere polvere, polline o altro. I Capperi sembrano inoltre essere responsabili dell’attività antistaminica e un loro consumo giornaliero può portare evidenti benefici.
È bene ricordare che numerosi alimenti sono in grado di accentuare il fenomeno allergico, grazie alla loro capacità di stimolare il rilascio di istamina, è quindi consigliabile ridurne il consumo, soprattutto nel periodo legato alla manifestazione allergica. L’istamina e le sostanze istaminosimili sono i principali mediatori di tutte quelle reazioni che sono alla base della sintomatologia allergica. È evidente pertanto che le persone allergiche o che presentino un’ipersensibilità alimentare trarranno notevoli benefici astenendosi dall’assunzione degli alimenti ricchi di istamina preformata (come i formaggi fermentati) e da quelli che inducono la liberazione di istamina nell’organismo (come il cioccolato); vanno invece assunti con cautela i cibi ad alto contenuto di salicilati, conservanti, tiramina e serotonina.
Infine, le proprietà antinfiammatorie del Cappero sono ascrivibili alla presenza di due bioflavonoidi (isoginkgetina e ginkgetina), che hanno dimostrato un’azione inibitoria nei confronti di un fattore di trascrizione coinvolto nei processi infiammatori. 

 


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