Allevia i disturbi delle mucose e della pelle
Preparazioni a base di Arnica vengono usate con successo per numerose affezioni delle mucose e della pelle; sono impiegate contro varie forme infiammatorie delle mucose oro-faringee, alla dose di 5-10 gocce di tintura, disperse in un bicchiere d’acqua o di infuso di camomilla, per toccature o sciacqui (senza deglutire) da effettuare più volte al giorno. Compresse imbevute di un estratto di Arnica possono fornire ottimi risultati nel trattamento delle Emorroidi, nei disturbi muscolari o articolari di natura traumatica e negli edemi da frattura.
Efficacia della pomata e del gel
Un interessante studio del 2007 (condotto da Widrig e coll.) ha confrontato l’attività di una pomata a base di Arnica al 10% con un gel a base di Ibuprofene al 5%, nel trattamento dell’Osteoartrite della mano: sono stati trattati 204 pazienti per 21 giorni; lo studio è stato realizzato con metodo random e in doppio cieco; alla conclusione del test sono stati valutati segni soggettivi come il dolore e la funzionalità articolare; il grado di efficacia e sicurezza sono stati valutati sia da parte del Medico che del Paziente; è stata poi verificata l’eventuale necessità di assunzione di analgesici (paracetamolo); la conclusione dello studio ha evidenziato che l’azione antinfiammatoria di Arnica al 10% in pomata è stata equivalente a quella del gel al 5% di ibuprofene.
Le fonti più accreditate di informazioni riportano che l’Arnica, dopo valutazioni soggettive in merito a tensione, gonfiore e dolore agli arti inferiori, è risultata superiore al placebo in soggetti affetti da Insufficienza venosa cronica. Le preparazioni per uso locale a base di Arnica sono commercializzate presentando diversi gradi di concentrazione; una formulazione in grado di esprimere una significativa presenza di principi attivi prevede l’utilizzo al 10% di Tintura Madre. Recentemente è stato immessa in commercio una formulazione in gel a base di tintura di Arnica al 24% registrato come Medicinale vegetale.
Uno studio pubblicato nel Journal of American Institute of Homeopathy, ha evidenziato l’utilizzo di due gel per uso topico a base di Arnica, in soggetti che presentavano dolore muscolare acuto, il test è stato realizzato in doppio cieco contro placebo costituito dai soli eccipienti. I soggetti trattati nelle due prove avevano partecipato alla corsa annuale al Central Park di New York, cui partecipano molti dilettanti e podisti domenicali; alla fine del test la differenza di risultati positivi fra i due gel a base di Arnica diluita omeopaticamente era solo del 10%, mentre fra i due gel e il placebo la risposta in successi si discostava del 27% a favore dei preparati con Arnica.
Consigli e controindicazioni
Le preparazioni per uso interno a base di Arnica Tintura Madre, infuso, ecc. non sono più usate da tempo; infatti la somministrazione sistemica può provocare irritazione delle mucose e inoltre cefalea, vertigini, algie addominali, nausea, vomito, crampi, diarrea, grande debolezza muscolare, collassi, turbe vasomotorie, palpitazioni e turbe respiratorie come tachipnea.
L’ingestione di una quantità di circa 30 ml. di tintura al 20%, può produrre sintomi gravi ma per fortuna non fatali.
Per questi motivi l’utilizzo sicuro per via sistemica di Arnica è consigliato solo in diluizione omeopatica ed è indirizzato verso tutte quelle problematiche di natura traumatica e post-traumatica, modulando le conseguenze del trauma sia a livello fisico che psicologico; le conseguenze psicologiche post-traumatiche sono spesso riscontrate nei bambini più piccoli. L’uso classico e più accreditato è quello esterno, per il trattamento di ecchimosi conseguenti a distorsioni e contusioni, sequele da intervento chirurgico, disturbi della circolazione venosa e infiammazioni articolari.
Preparazioni cosmetiche a base di Arnica sono consigliate come tonici per capelli e cuoio capelluto e in formulazioni antiforfora. Le forme farmaceutiche più diffuse sono le creme o i gel a varie concentrazioni di Arnica; si consiglia l’applicazione su cute integra, due quattro volte al giorno; andrebbe evitato il metodo che prevede l’applicazione in occlusione, perché potenzialmente irritativo; le fonti più accreditate di informazioni non pongono restrizioni all’uso locale in gravidanza e durante l’allattamento.
Quale provenienza?
Per evitare fenomeni allergici o Dermatiti da contatto si tende ad utilizzare prevalentemente Arnica di provenienza portoghese che per il 90% viene raccolta allo stato selvatico; grazie a ciò il fitocomplesso risulta molto più sicuro. In Germania oggi la produzione è orientata verso l’utilizzo solo di questo tipo di Arnica di provenienza portoghese.