Autore: Dott. Gabriele Bovina

 

Termini figurati ispirati alla natura

Anche la scelta di termini ispirati ad animali o fenomeni naturali va in questa direzione. A volte questa terminologia viene considerata un aspetto folcloristico, ma a torto. Ad una valutazione più attenta, rivela grande abilità didattica e conoscenza dell’essere umano. Gli antichi maestri di Tai Chi furono acuti osservatori della natura (il macrocoscmo) e dell’uomo (il microcoscmo), colsero suggestive analogie tra i due e ne fecero tesoro. Essi hanno sperimentato, infatti, che insegnare tramite la descrizione analitica dei movimenti da svolgere blocca e crea tensione, invece, usare immagini suggestive scioglie e rilassa. Quando, ad esempio, si insegna ad una persona a muovere le mani nell’aria, dicendo “in direzione opposta”, si descrive il cosa fare ma non il come fare e il movimento che ne risulta può essere rigido e privo di grazia. Se, invece, si chiede di muovere le mani nell’aria come se si stesse “accarezzando la coda di un cavallo”, si stimola l’esecuzione di un movimento più armonico ed efficace. Si utilizza un’immagine ingenua per far collaborare mente e corpo, emisfero sinistro ed emisfero destro, attitudine al controllo e all’improvvisazione. È così che il Tai Chi sviluppa le potenzialità dell’essere umano e promuove la salute globale di mente e corpo.

Come si svolge la pratica

Ci sono tre momenti fondamentali in ogni buona pratica. Il primo è la preparazione del corpo, il secondo è la pratica delle sequenze dei movimenti e il terzo è la pratica del Tui Shou (o “mani che spingono”) ossia il Tai Chi di coppia. Molti identificano il Tai Chi con l’esecuzione di una sequenza di movimenti lenti e calmi. Tuttavia, questa pratica può avvenire solo dopo aver preparato il corpo tramite una pratica di “riscaldamento”. Talvolta si tratta di una sequenza di stiramenti dei meridiani, altre volte della mobilizzazione delle singole articolazioni. Quindi non c’è da stupirsi se le lezioni di Tai Chi esordiscono con una vera e propria sequenza di esercizi ginnici, è la migliore preparazione ad una pratica agile e rilassata. A questo primo momento segue l’esecuzione della “forma”, ossia una sequenza di movimenti che può durare da pochi istanti a dieci o quindici minuti.
Grazie ai “neuroni specchio” di cui tutti siamo forniti, anche i neofiti possono rapidamente godere della pratica della forma intera. È sufficiente che osservino l’insegnante e gli allievi più anziani e li imitino. Nel tempo i singoli movimenti sono perfezionati uno ad uno e raffinati fino a diventare fluidi e precisi. Il terzo momento è quello dedicato al “Tui Shou” (letteralmente “mani che si spingono”) ossia la pratica a coppie del Tai Chi. In esso due persone eseguono alcuni gesti e posture della forma, ma a contatto diretto l’uno con l’altro. Questa pratica aumenta la capacità di ascoltare se stessi e l’altro, insegna a dosare la propria forza e a vivere un vita relazionale equilibrata.

Effetti concreti per la salute

I praticanti riferiscono maggiore agilità ed equilibrio, più prontezza nel gestire le cadute e gli “incidenti” e un’attitudine spontanea all’autodifesa. Si sentono più calmi e capaci di rilassarsi, svolgono con maggiore facilità compiti complessi sia fisici sia psicoemotivi. Qualcuno parla di “rilassamento vigile”.


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