Autore: Dott. Tiziano Dall’Osso

Una regolare attività fisica determina importanti benefici per la salute e il benessere di bambini e adolescenti, contrastando Sovrappeso e Obesità

I nostri ragazzi, nella fascia compresa tra gli 11 e i 16 anni, sono quelli che, in Europa, praticano meno attività sportiva, ciò significa che meno della metà dei nostri adolescenti pratica uno sport. È un dato allarmante, soprattutto se confrontato con quello relativo alla fascia di età compresa tra 6 e 10 anni, nella quale invece la tendenza a praticare attività fisica è in aumento.
La lettura di questi dati ci mostra uno scenario nel quale i bambini, quando arrivano alle scuole elementari, si avvicinano allo sport con buona continuità ma non appena approdano alle scuole medie, il loro rapporto con l’attività fisica diventa più teorico, assume una veste più virtuale. Quali sono quindi le motivazioni che allontanano i nostri ragazzi dalle palestre e dallo sport strutturato in genere? Sicuramente la maggior pressione scolastica, l’impegno per lo studio, che si estende alle ore pomeridiane, toglie energia e tempo materiale alla possibilità di frequentare un centro sportivo; poi ci sono i costi dello sport strutturato che, spesso, sono incompatibili con un bilancio familiare oberato di scadenze; ultimo, ma non meno importante, l’attrazione che smartphone, tablet e videogiochi esercitano sui giovani.

Uno stile di vita attivo

Se la sedentarietà, che fa rima con ipoattività, è tripla nei nostri adolescenti rispetto ai loro coetanei europei, noi Pediatri qualche domanda dobbiamo porcela. Il nostro impegno, attraverso le visite filtro, i bilanci di salute, i controlli programmati, nel proporre stili di vita adeguati, è sufficiente? Perché le famiglie non sono abbastanza preoccupate dei rischi a cui i loro figli potrebbero andare incontro, quando la sedentarietà si evolve in eccesso ponderale o, ancora peggio, in Obesità? Sono interrogativi che ognuno di noi quotidianamente si pone e, ne sono certo, fa di tutto per risolvere in maniera positiva. Innanzitutto, proponendo una maggiore continuità nello svolgere attività motoria, che deve essere quotidiana: indirizzando all’uso delle scale anziché dell’ascensore; suggerendo l’uso della bicicletta (che spesso fa la ruggine in cantina); facendo passeggiate, a prescindere dal clima, per andare a scuola o a fare spese. Insomma è importante che i genitori capiscano che il concetto di attività motoria può anche prescindere dall’iscrizione al corso di danza, calcio o pattinaggio! 


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