Malattie cardiovascolari: attenzione all’alimentazione

Autore: Dott.ssa Clotilde CacciaDott.ssa Annalisa Maghetti

 

Prevenzione fin da giovani

La prevenzione cardiovascolare dovrebbe essere oggetto di attenzione anche da parte dei giovani, e non solamente in età matura, poiché l’Aterosclerosi è un processo che si sviluppa molto lentamente a partire già dai primi anni di vita ed insidiosamente si manifesta nel tempo con danni clinici alle volte irreparabili. Chi si alimenta in modo scorretto introduce poche fibre, maggiori quantità di grassi (per lo più di origine animale) e zuccheri, che direttamente o indirettamente agiscono in modo negativo sullo spettro lipidico e sugli aspetti cardiocircolatori. Spesso le Dislipidemie sono inoltre associate a Sovrappeso od Obesità, per cui una riduzione del peso attraverso una sana ed equilibrata alimentazione ed un cambiamento dello stile di vita potrebbero portare a dei miglioramenti anche dal punto di vista del profilo lipidico.

Cibi anti-colesterolo

Seguire quotidianamente una sana alimentazione contribuisce pertanto a prevenire e a tenere sotto controllo alti livelli di colesterolo; vediamo quali sono gli alimenti da preferire e gli accorgimenti da seguire: • aumentare il consumo di fibre attraverso l’incremento di verdura, frutta, legumi (anche la soia) e cereali (come farro, avena, grano saraceno) sia integrali che non. Le fibre possono aiutare a diminuire l’assorbimento dei grassi nell’intestino e molti cibi che ne sono ricchi contengono anche fitosteroli, sostanze di origine vegetale utili per l’abbassamento del colesterolo;

• ridurre l’assunzione di cibi ricchi in grassi saturi e trans, come carni grasse, salumi, burro, formaggi, prodotti da forno industriali, cioccolato, ed aumentare il quantitativo di prodotti di origine vegetale;

scegliere grassi insaturi, come l’olio di oliva extravergine e olio di semi, meglio se a crudo poiché la cottura cambia la struttura dei grassi; pesce, in particolare quello grasso, come salmone, tonno, sgombro; frutta secca, prevalentemente noci, nocciole e mandorle. Va infine sottolineato che se un pasto al giorno è a base di cereali e verdure si riduce intuitivamente il quantitativo di colesterolo introdotto che tipicamente è un grasso di origine animale.

Prevenzione a tavola

Nutrirsi in maniera equilibrata risulta fondamentale anche per controllare i livelli di trigliceridi presenti nel sangue. Occorre innanzitutto prestare attenzione agli zuccheri poiché un eccesso di questi potrebbe provocare un innalzamento dei trigliceridi. Alcol, dolci, sciroppi, succhi di frutta, bevande gasate zuccherate sono alimenti da concedersi esclusivamente nelle occasioni speciali. Ricordiamoci che anche lo zucchero da cucina, compreso quello di canna integrale, è un carboidrato semplice; anche la frutta ne contiene un alto contenuto sotto forma di fruttosio, per cui si consiglia di non superare le 2-3 porzioni al giorno.

Se la dieta non basta...

Quando non è possibile ottenere dei miglioramenti con la sola modifica dello stile di vita, il Medico può ricorrere ad integratori e farmaci. Negli ultimi anni l’industria ha fatto passi avanti in questo ambito: sono state identificate strategie nutrizionali basate sul consumo di cibi o integratori dietetici funzionali che aiutano ad abbassare notevolmente i livelli di colesterolo e trigliceridi.
Da ultime revisioni risalenti al 2017, le evidenze sembrano supportare l’effetto ipocolesterolemizzante di alcuni nutraceutici, quali i fitosteroli, la fibra e il riso rosso fermentato. Una molecola di quest’ultimo, la monacolina K, agisce sul colesterolo attraverso un meccanismo simile a quello delle statine, e può aiutare, insieme all’adozione di uno stile alimentare sano, nelle situazioni di lieve Ipercolesterolemia o di Intolleranza alle statine. Un’altra sostanza, la cui azione sembra avere effetti positivi non solo sull’abbassamento del colesterolo, ma anche sui trigliceridi e sull’innalzamento del colesterolo HDL è la berberina, ma è stata testata prevalentemente sulla popolazione asiatica, ragione per cui sarebbero necessari ulteriori studi per verificare la sua efficacia in altri gruppi etnici.
Da un punto di vista farmacologico la terapia d’elezione per l’Ipercolesterolemia prevede l’uso di statine e per l’Ipertrigliceridemia l’uso di fibrati.


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