Grassi animali e vegetali, quali consumare

Autore: Dott.ssa Sabina Rubini

Conoscere le caratteristiche e tipologie di questi importanti elementi può aiutarci a compiere scelte alimentari corrette e ad evitare rischi per la nostra salute

Negli ultimi settant’anni si è affermato e diffuso il concetto che esista una diretta relazione tra quantità di grassi saturi e colesterolo consumati a tavola e insorgenza di Malattie cardiovascolari. Tuttavia, in tempi più recenti, nuove ricerche hanno dimostrato che in realtà su queste patologie, e non solo, influiscano anche altri fattori come ad esempio il consumo eccessivo di zuccheri e farina bianca e l’assunzione di alimenti trasformati. Basandoci proprio su quest’ultimo dato, dovremmo allora comprendere che dare importanza all’alimentazione e conoscere a fondo ciò che consumiamo, significa conoscere gli alimenti da un punto di vista nutrizionale ma anche attribuire importanza alla conoscenza di tutti gli aspetti igienico-sanitari, legati alla sicurezza alimentare che, ruotando attorno ad essi, ne definiscono in alcuni casi anche la loro salubrità.

Cosa sono i grassi

I lipidi (o grassi) sono componenti organici essenziali del nostro organismo poiché sono tra i costituenti delle membrane cellulari, ne influenzano la fluidità e ne modulano la funzionalità. Oltre a ciò essi hanno la capacità di svolgere molteplici funzioni all’interno dell’organismo umano come fungere da principale riserva energetica, fornire protezione meccanica o, come nel caso del colesterolo, fungere da precursore di numerosi ormoni e vitamine, come la vitamina D, ed ancora degli acidi biliari. Possono agire infine da isolanti termici. La maggior parte dei lipidi vengono assorbiti dall’organismo con gli alimenti per poi essere veicolati a livello del nostro tessuto adiposo.

Grassi animali e vegetali

In ambito alimentare distinguiamo tra grassi animali, quei prodotti alimentari di consistenza generalmente solida o semisolida, ricavati da tessuti animali ad alto contenuto lipidico tra cui, ad esempio, burro, strutto, pancetta e lardo, e grassi vegetali, ossia i lipidi che si estraggono a partire da specie vegetali, tra cui, ad esempio, olio di oliva, olio di semi di arachide, olio di girasole. I grassi di origine vegetale in particolare vengono normalmente riconosciuti come i meno pericolosi per la salute dell’organismo ed anche per il mantenimento del peso forma ma spesso, se subiscono processi industriali capaci di intervenire in modo radicale sulla loro composizione chimica, possono trasformarsi in grassi idrogenati, molto pericolosi per la salute umana, come avremo modo di approfondire più avanti.


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