Autore: Dott.ssa Sara Simonetti

La preziosa quercetina

Alcuni studi attribuiscono alla quercetina proprietà antinfettive, antibatteriche ed antivirali: in particolare nel 2003, all’indomani dell’epidemia SARS, alcuni Ricercatori canadesi dell’Institut de Recherces Cliniques de Montréal (IRCM) hanno iniziato ad indagare sul ruolo protettivo che questa sostanza avrebbe nei confronti di alcuni virus, in particolare di quelli respiratori. Nello specifico, secondo questi studi, l’azione antivirale della quercetina è data da un duplice meccanismo d’azione: da una parte inibisce la capacità del virus di infettare le cellule, dall’altra blocca la produzione del “Tumor Necrosis Factor alfa” (TNFalfa), una citochina coinvolta nell’infiammazione sistemica. Un altro studio del 2016 ha dimostrato che la quercetina sarebbe in grado di inibire alcuni ceppi influenzali (H1N1, H3N2, N5N1), contrastando l’elevato stress ossidativo provocato dal virus, agendo anche attraverso la modulazione dell’espressione di alcune proteine. La quercetina, infine, sarebbe in grado di ridurre la resistenza delle cellule infettate alla terapia antivirale (studio del 2010 condotto su alcuni animali). Proprio sulla base di questi importanti risultati, a seguito della pandemia da Covid-19, gli Scienziati hanno intrapreso ulteriori ricerche finalizzate a dimostrare la possibilità che la quercetina possa giocare un ruolo protettivo anche nei confronti di questo virus. Oltre all’attività antivirale, questa sostanza esercita un’azione anti-allergica nei confronti di disturbi quali Asma, Rinite allergica ed Eczema: è bene specificare, comunque, che spesso non è facile raggiungere la dose raccomandata di quercetina solo attraverso l’alimentazione, sebbene sia presente anche in altri alimenti.

L’apporto dei minerali

In merito al contenuto di sali minerali, la Mela è particolarmente ricca di potassio, sostanza implicata in diversi processi fisiologici importanti tra cui lo scambio idro-salino a livello cellulare, il controllo della pressione arteriosa e la contrattilità muscolare. Buono è anche il contenuto di magnesio, che svolge un ruolo importante per l’omeostasi dell’organismo ed è essenziale nel processo di mineralizzazione e di sviluppo dell’apparato scheletrico, nonché nel rilassamento delle cellule muscolari, incluse quelle cardiache: un suo deficit, infatti, può causare debolezza, crampi e palpitazioni. La Mela contiene anche calcio e fosforo, componenti strutturali delle ossa, ma non solo: mentre il calcio è implicato nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella contrazione muscolare e nella permeabilità delle membrane cellulari, il fosforo partecipa al deposito e al trasporto di energia sotto forma di ATP e contribuisce al mantenimento dell’equilibrio acido-base dei liquidi corporei.

Mangiare la Mela con la buccia

È importante specificare che la maggior parte dei nutrienti citati sono contenuti nella buccia, pertanto è consigliato consumare la Mela nella sua interezza; tuttavia, la maggior preoccupazione in tal senso è rappresentata dalla presenza di eventuali residui di pesticidi che si concentrerebbero proprio nella parte esterna del frutto; per ovviare a ciò, è sempre consigliabile, quando possibile, scegliere prodotti di provenienza biologica, seppur la legislazione Europea ed Italiana prevedano norme ben specifiche a questo proposito, che tra gli altri prevedono controlli serrati per garantire la qualità del prodotto. In ogni caso, è consigliato lavare sempre accuratamente la frutta prima di consumarla.

Stesso frutto, tante varietà

Il gusto della Mela è definito dall’equilibrio perfetto tra zuccheri, acidi e sali minerali che contiene. In tutto il mondo se ne contano svariati tipi. Le principali varietà sono:

  • Annurca: coltivata soprattutto in Campania, è rotondeggiante e di piccole dimensioni, con la buccia di colore rossastro, la polpa bianca, compatta e croccante dal sapore dolce-acidulo;
  • Fuji: originaria del Giappone, viene coltivata in Valtellina; la buccia è bicolore, rosata con striature giallo-verdi, di forma rotondeggiante e taglio mediogrande; la polpa è biancastra, compatta, succosa e croccante, dal gusto aromatico e zuccherino;
  • Golden: è la qualità più diffusa, particolarmente adatta alla preparazione di pietanze sia dolci che salate; è di colore giallo dorato, la polpa succosa e profumata;
  • Granny Smith: dal tipico colore verde intenso, uniforme e brillante, ha una polpa bianca, croccante e asprigna; è ottima consumata nelle insalate;
  • Stark o Red Delicious: tipica della Val Venosta, è la classica mela rossa, con la buccia dal colore vivace e intenso e la polpa fine e croccante dal sapore dolce;
  • Renetta: molto pregiata, ha una buccia di colore giallo-verde con macchie più scure; la polpa è tenera, succosa e zuccherina;
  • Royal Gala: di grandezza medio-piccola, ha una buccia rossa ricca di venature chiare; il gusto è dolce e aromatico con qualche nota asprigna;
  • Cotogna: la sua produzione nel tempo è andata calando; ne esistono di due tipi: una a forma di mela e l’altra a forma di pera, entrambe caratterizzate da gibbosità laterali; particolarmente avvolgente al palato, è più adatta ad essere consumata cotta.

Per concludere, la Mela non ha particolari controindicazioni, anzi, per le sue ricche e varie proprietà risulta particolarmente digeribile: per questo motivo è uno dei frutti più consigliati durante lo svezzamento, così come per la dieta delle persone più anziane.  


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