Autore: Dott.ssa Paola Maffeis

 

Ricca di antiossidanti

La buccia della Pera non contiene solo fibre ma anche molecole ad azione antiossidante, i cosiddetti flavonoidi; tra questi ricordiamo l’acido clorogenico, composto polifenolico conosciuto per essere particolarmente presente nel caffè verde e in grado di favorire la riduzione della pressione sanguigna; l’epicatechina, flavonoide ad azione antiossidante capace di ridurre i livelli infiammatori e i rischi cardiovascolari; la cianidina, flavonoide utile nel proteggere l’organismo dallo stress ossidativo e dai danni cardiovascolari; infine, la quercetina, dotata di azione antinfiammatoria e antibatterica.


Fonte di vitamine e sali minerali

La Pera presenta anche un alto contenuto di vitamine, principi attivi che hanno particolari effetti benefici sull’organismo; tra queste ricordiamo la vitamina C, potente antiossidante fondamentale per la funzione immunitaria e la salute di cute, ossa e vasi sanguigni, che favorisce anche l’assorbimento del ferro; la vitamina K, che riveste un ruolo importante nella coagulazione del sangue. Contiene inoltre vitamina E e vitamina A.
Tra i sali minerali contenuti nella Pera, troviamo il potassio, minerale essenziale per il controllo della pressione sanguigna e della salute del cuore, ed il rame, la cui carenza è associata ad Anemia, Ipercolesterolemia, fragilità ossea e demielinizzazione del sistema nervoso; il rame è inoltre un oligoelemento che partecipa alla formazione dell’emoglobina (molecola trasportatrice dell’ossigeno nel sangue) favorendo l’utilizzo del ferro. Sono presenti anche calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, fluoro, zinco, manganese e selenio.

Come consumarla

La produzione avviene da fine luglio ma la Pera si conserva anche 3-4 mesi in regime di freddo. Il frutto risulta pertanto disponibile per gran parte dell’anno e si consuma fresco o cotto. Nell’industria alimentare viene utilizzato prevalentemente per la produzione di succhi e sciroppati. È ottimo da consumare anche tutti i giorni a fine pasto o come spuntino per prevenire Diabete, Ipertensione e Stipsi.
Per la sua azione antiossidante, è preferibile consumarlo crudo e con la buccia (ben lavata, soprattutto se non biologica) oppure anche come succo, centrifugato o cotto senza aggiunta di altri zuccheri.

Possibili effetti indesiderati 

In alcune persone potrebbe provocare spiacevoli effetti collaterali: sono stati documentati casi di Sindrome orale allergica, che causa disagio in bocca soprattutto nei soggetti allergici al polline di betulla; la sua assunzione talvolta provoca gonfiore, produzione di gas, crampi allo stomaco, diarrea o costipazione per la sua ricchezza in carboidrati a catena corta che alcune persone non sono in grado di digerire. A questi individui e a chi è affetto da Sindrome dell’Intestino Irritabile si sconsiglia il consumo di questo frutto.


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