Carota
Stessa famiglia del Sedano, analoga derivazione da generi selvatici, verdura di grandissima digeribilità e assimilazione, deve il suo tipico sapore dolce alla presenza di zuccheri, destrosio e levulosio, che ne consigliano un uso moderato in presenza di dismetabolismi glucidici. Oltre ad essere quindi un vegetale ricco di sali minerali ed oligoelementi, vitamine (C, D, E,K, Gruppo B) ed in particolare il Beta Carotene o Provitamina A, assolve una funzione alimentare primaria rilevante sia come prodotto crudo che cotto (la cottura a vapore permette di conservare integri i preziosi contenuti) che infine come succo (ottimo rimineralizzante ed eubiotico nel riequilibrio della flora intestinale). I componenti fitoattivi hanno una azione antiossidante e antiradicali liberi ed in generale preventiva anticancerogena. La carota è anche galattogena, cioè favorsce la secrezione lattea ed al tempo stesso appare in grado di influenzare positivamente il flusso mestruale scarso. Una serie di funzioni positive si esplica nel distretto digestivo intestinale (carminativo ed antidispetico, antinfiammatorio) ed epatico (disintossicante, concorre a stabilizzare i livelli di colesterolo); a livello del distretto cutaneo svolge una serie di attività antinfiammatorie e di contrasto contro fenomeni degenerativi concorrendo al rafforzamento della protezione favorendo la sua pigmentazione. Discretamente diuretica può avere una funzione facilitante espettorante. Se appare insostituibile complemento alimentare, risulta di concreto e semplice ausilio in molte situazioni comuni di ricorrente patologia. Grande importanza assume, nell’apporto completo dei costituenti indicati, l’uso delle parti superficiali che quindi non dovrebbero essere asportate.