Vino e salute, quali evidenze scientifiche?

Autore: Prof. Attilio Giacosa

La protezione del danno epatico

Qualcuno potrebbe obiettare che sì, il vino è ricco di polifenoli e antiossidanti ma contiene anche una parte alcolica, che certamente non è salutare. In effetti, durante il suo metabolismo, l’alcol viene ossidato ad acetaldeide, una sostanza in grado di bloccare la maggior parte della tossicità dell’etanolo, che porta allo sviluppo di patologie croniche, tra le quali quelle epatiche, le cardiovascolari e i tumori. Ebbene, i componenti bioattivi della Dieta Mediterranea e del vino che abbiamo citato poco fa riescono, grazie alle loro proprietà biologiche, a potenziare il metabolismo dell’acetaldeide e possono contribuire alla protezione dal danno epatico indotto dall’alcol.

Bere alcol con moderazione

L’eccesso di alcol in quanto tale è certamente deleterio per la salute; ma molti studi internazionali dimostrano che assumere piccole dosi di alcol può essere positivo per il cuore. Più studi che hanno analizzato i dati di molti consumatori moderati di alcolici dimostrano che chi beve alcol con moderazione ha un rischio di Malattie cardiovascolari più basso, rispetto a chi è completamente astemio. Per moderati bevitori si intende meno di un bicchiere di vino al giorno per le donne, e tra uno e due bicchieri per gli uomini. In effetti, piccole quantità di alcol sono in grado di far crescere i livelli di colesterolo HDL, quello considerato “protettivo”. L’analisi dei dati oggi disponibili dimostra che rispetto agli astemi, chi beve tra i 5 e i 15 grammi di alcol al giorno manifesta una riduzione del 26% del rischio di Malattie cardiovascolari e una riduzione del 51% del rischio di mortalità per queste patologie, se il consumo di alcol è preferenzialmente dovuto al vino rosso. Inoltre, chi beve abitualmente vino rosso con moderazione manifesta valori glicemici inferiori e una minor frequenza di Diabete rispetto agli astemi. L’abuso di alcolici, fra gli altri danni, incrementa certamente i processi neurodegenerativi; ma il consumo moderato di vino influisce positivamente sul rischio di disturbi cognitivi. In particolare, il consumo moderato di vino riduce il rischio di Demenza, Depressione, Declino cognitivo e Ictus. Il dato epidemiologico più eclatante è che il consumo moderato di vino riduce la mortalità rispetto all’essere astemi. Il Copenhagen Prospective Population Study ha dimostrato che l’effetto positivo del vino sulla mortalità per tutte le cause è superiore rispetto alle altre bevande alcoliche. L’aderenza marcata al «modo moderato di bere Mediterraneo» (ovvero di vino) si associa ad una riduzione della mortalità pari al 45% rispetto al 31% osservato quando si considera solo il consumo moderato di alcol, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica. Questi benefici si osservano con il consumo medio di vino in quota pari a 20 g al giorno di alcol e nello specifico con l’assunzione di 3-30 g/giorno di alcol nelle donne e 12-60 g/giorno nell’uomo.


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