Topinambur, tutti i benefici

Autore: Dott.ssa Maria Chiara Dell’Amico

 

Gli usi medicinali

Il Topinambur può essere utilizzato in Medicina e nell’Industria farmaceutica, perché contiene componenti antimicotici, anticancerogeni e antiossidanti, e la produzione della materia prima è facile ed economica. Sono stati isolati numerosi composti bioattivi dalle parti fuori terra di questa pianta, i quali hanno dimostrato attività antimicotiche, antiossidanti e antitumorali. Nella Medicina popolare, le foglie di Topinambur venivano utilizzate per il trattamento delle fratture ossee e del dolore. Si ritiene che l’aumento del consumo di prodotti a base di Topinambur sia correlato ad un abbassamento della pressione sanguigna (da valori patologici a valori fisiologici). Il Topinambur abbassa anche il colesterolo alto, l’eccesso di trigliceridi e gli alti livelli di glucosio; facilita la perdita di peso; disintossica l’organismo (da sostanze quali alcool, metalli pesanti, radionuclidi); abbassa i livelli di acido urico; ha proprietà immunostimolanti; protegge la mucosa gastrica e previene la stitichezza; protegge la pelle dall’Acne; migliora il metabolismo nei disturbi lipidici; riduce la massa corporea; ha proprietà citotossiche nel Cancro al seno. Ha anche un effetto benefico in caso di: Malattie cardiovascolari, Malattie infettive croniche, Sindrome dell’affaticamento cronico, Disturbi della flora intestinale e Disturbi del sistema immunitario. I tuberi sono ricchi di zucchero e sono stati, quindi, utilizzati per la produzione di ingredienti alimentari funzionali, come l’inulina. Sono stati condotti molti studi sugli animali per specificare le proprietà mediche del Topinambur, e i risultati mostrano che il Topinambour abbassa i livelli di: glucosio plasmatico, colesterolo totale e trigliceridi. Si ritiene che questi effetti siano causati dall’elevato livello di inulina presente nel suo tubero. L’effetto dell’inulina sull’organismo umano è stato valutato in numerosi studi clinici. Si ritiene, inoltre, che abbia caratteristiche prebioti  che, e che abbassi il livello del pH intestinale (il che si traduce in una maggiore biodisponibilità del calcio). Il suo impatto positivo sul profilo lipidico plasmatico, vede il Topinambur agire come immunomodulatore, influenzando il tessuto linfatico dell’apparato digerente. Per le sue caratteristiche può essere utilizzato nella dieta dei Pazienti obesi e con Diabete mellito di tipo 2. Infine, questo tubero rappresenta una delle potenziali colture per la produzione di bioenergia, come bioetanolo, biobutanolo e biodiesel, e di altri prodotti chimici (acido lattico, acido butirrico).

Il consumo alimentare

Il suo sapore è particolare e può rievocare vagamente quello del carciofo, ecco perché uno dei suoi nomi è proprio “carciofo di Gerusalemme”. La parte commestibile è rappresentata dalla radice tuberosa (rizoma), simile a quella di una patata un po’ ruvida e coperta di sporgenze. Seppur non possegga un aspetto convenzionalmente “bello”, il Topinambur in cucina può risultare molto gradevole, a patto che venga abbinato con ingredienti consoni ed equilibrati. Viene utilizzato come ingrediente anche in alcune ricette regionali del nostro paese, dove questa pianta cresce in maniera spontanea, propagandosi sulle rive di torrenti e fiumi, oppure nei terreni meno aridi (solitamente in Piemonte, il Topinambur viene servito crudo insieme ad altre verdure da intingere nella bagna caoda e, sempre in Piemonte, c’è chi ne sperimenta con successo diverse varianti come quella dove il tubero viene cotto nel latte prima di essere consumato, per renderlo più dolce). Il Topinambur non è facilmente reperibile ed ha un periodo di conservazione veramente limitato (è più delicato della patata e si conserva in frigorifero, per alcuni giorni, nel comparto delle verdure oppure, fino a una settimana, se protetto in un sacchetto di plastica). Si tratta, comunque, di un ortaggio davvero versatile, col quale è possibile preparare molte ricette, come contorni, zuppe e vellutate, ma anche fresche insalate dove utilizzarlo anche come condimento.

Effetti collaterali...

Pur essendo un ottimo alleato per la dieta quotidiana, questo alimento presenta una serie di caratteristiche da non sottovalutare. Infatti, se consumato in grandi quantità, l’inulina, in esso contenuta, in alcuni casi, è in grado di creare problematiche a livello intestinale come mal di pancia e diarrea. Inoltre, in alcuni individui, il contatto con la pianta può scatenare una reazione allergica o, ancora, essere causa di Dermatite.

... e vantaggi

Il Topinambur è un ortaggio poco calorico, con un indice glicemico ridotto e, se consumato crudo, ricco di potassio. Introdurlo nella dieta significa, prima di tutto, arricchire la propria alimentazione di: sali minerali; antiossidanti naturali come la vitamina A, C ed E che, insieme a carotenoidi e flavonoidi, contribuiscono a combattere l’azione dei radicali liberi, proteggendo da infiammazioni e forme virali; inoltre l’apporto di fibre aiuta a ridurre i problemi di stitichezza e ad agevolare il corretto funzionamento intestinale. Insomma é davvero un “mix” eccezionale. Negli ultimi anni, sono stati condotti numerosi esperimenti sugli animali per valutare le proprietà salutari del tubero. I risultati ottenuti mostrano che possiede un ampio spettro di applicazioni mediche come, ad esempio, la riduzione dei livelli di glucosio plasmatico, del colesterolo totale e dei trigliceridi; e che si è dimostrato essere una preziosa fonte alternativa di composti prebiotici. Le prospettive future consistono nel continuare a tenere d’occhio la letteratura scientifica a riguardo: questo meraviglioso ortaggio ci riserverà sicuramente altre buone novità.


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