Dormire meglio attraverso la musica

Autore: Prof.ssa Carolina LombardiMaestro Roberto Gallina

... influenza la qualità del sonno

Vari studi scientifici hanno analizzato, anche per diverse fasce d’età, la qualità e la quantità del riposo notturno in relazione alla tipologia di inquinamento acustico dell’ambiente in cui viviamo e dormiamo, dimostrando come l’esposizione al rumore eccessi vo e irregolare comprometta la qualità del sonno e, quindi, lo stato di salute generale dell’individuo. Viceversa, in letteratura, ci sono evidenze che dimostrano possibili influenze positive di alcune componenti timbriche e ritmiche sul sonno e del possibile utilizzo dei suoni e della musica in ambito terapeutico. Tutte le metodiche di controllo della frequenza respiratoria (tecniche di respiro lento), infatti, si basano sull’ascoltare musica e hanno effetti positivi sia sulla sensazione di rilassamento che sui parametri cardiovascolari come la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Ma in che modo può avvenire questa interazione?

Questione di fisica

Le frequenze musicali (o sonore) sono un fenomeno fisico prodotto dalle vibrazioni di un corpo elastico che si trasmettono attraverso un mezzo come l’aria, l’acqua oppure un solido: naturalmente l’ampiezza delle onde prodotte è definita dalla natura della fonte che le ha generate. Le onde sonore si misurano in “Hz” (Herz), ovvero in cicli per secondo e hanno una caratteristica particolare chiamata “capacità di risonanza” o “simpatia delle frequenze”, grazie alla quale un suono, provocando la vibrazione dell’aria, è in grado di causare una vibrazione dello stesso tipo in un altro corpo che, se fosse uno strumento vicino, potrebbe mettersi a vibrare senza essere toccato, per “simpatia” appunto.

Anche il nostro cervello “risuona”

Allo stesso modo il nostro cervello produce onde (elettromagnetiche) di frequenza diversa a seconda dell’attività in cui è impegnato. Queste onde si misurano anch’esse in Hz e vengono registrate attraverso l’Elettroencefalogramma: come le frequenze musicali, anche questo tipo di onde gode del principio di risonanza tale per cui le onde elettromagnetiche inducono la produzione di onde simili in sintonia e in armonia con quelle d’origine. Questo fenomeno si osserva, per esempio, durante l’esecuzione di un Elettroencefalogramma, con metodiche di sensibilizzazione come la Stimolazione luminosa intermittente a diverse frequenze, che induce modifiche dell’attività elettrica cerebrale “sintonizzandola” e producendone quindi altrettanta alla stessa frequenza o multipli della stessa (fenomeno della “risposta in frequenza”); ciò si osserva anche per impulsi sonori o elettrici di una certa frequenza. Indiscutibilmente stiamo parlando di elementi fisici di diversa natura: onde del suono che si propagano e trasmettono attraverso la materia, aria acqua o corpi solidi e onde elettromagnetiche che, anche nel vuoto, viaggiano indisturbate; ma quando entrambe condividono un mezzo comune e quel mezzo ha proprietà elettriche che variano con la sollecitazione meccanica, i due fenomeni possono interagire e il risultato è la variazione delle proprietà elettriche/ elettroniche/elettromagnetiche.

La frequenza aurea

Esiste poi una teoria molto interessante, di tipo olistico, per cui una certa frequenza elettromagnetica, per la precisione quella degli 8 Hz (con i suoi multipli e sottomultipli), presente in natura e chiamata “frequenza aurea”, rappresenti una frequenza ottimale. Una similitudine curiosa è che, in ambito musicale, esiste un’ “accordatura aurea”, ovvero un’accordatura degli strumenti per la quale la nota LA viene accordata a 432 Hz; essa si basa sul concetto che, in questo modo, si ottenga una naturale risonanza con le frequenze alla base del nostro organismo e dell’universo. Per mezzo dell’accordatura del LA a 432 Hz, quindi, si arriva ad un DO di 256 Hz e, all’interno di questa scala, i nostri 8 Hertz diventano il 27° sopratono di DO; per il principio delle armoniche, secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli di quella frequenza, anche i DO delle altre ottave cominceranno a vibrare per “simpatia”, facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8H.


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