Rieducazione vestibolare, un aiuto per l’equilibrio

Autore: Dott.ssa Rossana Santimone

 

Un protocollo personalizzato

A questo punto, il Medico Vestibologo esegue un bilancio funzionale complessivo e, in caso di patologie concomitanti, come ad esempio difetti visivi, prima dell’inizio del ciclo rieducativo, indica la loro possibile risoluzione o miglioramento in collaborazione con altri Specialisti: una volta identificati, il Paziente seguirà un protocollo personalizzato che può prevedere differenti tecniche rieducative specifiche adatte alla sua situazione clinica: in generale, gli esercizi riabilitativi dovrebbero iniziare il prima possibile, tanto che nel Paziente con sintomi acuti, si consiglia di intraprendere un percorso riabilitativo già in corso di ricovero.
Il ciclo di Riabilitazione è costituito da una serie di sedute ambulatoriali (di solito 5) per una durata di 45-60 minuti ciascuna: agli esercizi ambulatoriali, quindi, si associano esercizi da eseguire autonomamente a casa, da compiere ciascuno per circa 1-2 minuti con un impegno complessivo di 15-20 minuti la mattina e 15-20 minuti la sera e da mantenere fintantoché Medico e Paziente non ne siano soddisfatti.

Esercizi strumentali e non

Gli esercizi proposti sono molto semplici e prevedono una difficoltà crescente in base ai progressi del Paziente: le tecniche utilizzate possono essere strumentali e non strumentali e, tra queste ultime, possono essere proposti, ad esempio, esercizi di inseguimento alla mira, mantenimento della postura e controllo della marcia. Inoltre si può agire sulle funzioni cognitivo-comportamentali con esercizi che prevedono la marcia su percorsi memorizzati e l’autoanalisi propriocettiva, una tecnica che utilizza le capacità di analisi, memorizzazione e ricostruzione dell’atteggiamento posturale. Tra gli ausili strumentali si possono utilizzare la pedana stabilometrica statica (il Paziente mantiene il baricentro mentre su un monitor vengono presentate immagini stabilizzanti e destabilizzanti, mire visive o stimoli visivi dinamici), la stabilometria dinamica e il tapis roulant.
Durante le sedute, Vestibologo e Terapista controllano l’andamento generale del Paziente e alla chiusura del ciclo eseguono una valutazione completa (comprensiva anche dei questionari DHI e HAD) per la stima dei risultati ottenuti. Il monitoraggio dei risultati nel tempo è fondamentale, poiché possono intervenire ricadute che potrebbero rendere necessaria l’esecuzione di un nuovo ciclo riabilitativo: a tal proposito si consigliano due cicli l’anno, preferibilmente in


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