Lenti a contatto, attenzione all’uso scorretto

Autore: Dott. Roberto Perilli

 

Attenzione alla pulizia

Indipendentemente dalle specifiche caratteristiche, tutti i tipi di Lenti a contatto tendono a sporcarsi, poiché raccolgono detriti di sfaldamento e/o prodotti proteici della superficie dell’occhio, oltre a piccoli corpi estranei che si depositano nel film lacrimale; tale processo è più rapido e frequente per le Lenti morbide e gaspermeabili, in quanto la porosità della loro struttura facilita l’ingresso e il trattenimento del materiale estraneo in quantità generalmente proporzionali alla durata dell’utilizzo; ciò rende le Lenti a contatto giornaliere generalmente più sicure.
Nel materiale esterno trattenuto dalle Lenti a contatto possiamo rintracciare talvolta alcuni agenti infettivi causa di possibili Congiuntiviti e/o Cheratiti, agenti che, in realtà, possono trovarsi già “naturalmente” sulla superficie del bulbo oculare e sul bordo delle palpebre; si tratta dei cosiddetti saprofiti che, in condizioni di equilibrio con le difese locali, non sono affatto pericolosi, ma che possono diventarlo provocando arrossamenti della congiuntiva e del bordo delle palpebre, con presenza di secrezione soprattutto al risveglio (Blefarocongiuntiviti croniche). Dunque, è estremamente importante procedere con una manutenzione corretta e quotidiana delle LAC, non solo attraverso l’applicazione regolare di soluzioni saline idonee, ma anche con gesti specifici indicati dai Professionisti Contattologi. Infine, è necessario verificare che non sussistano Allergie a questo tipo di prodotto e che non si sviluppi, con l’utilizzo, una progressiva sensibilizzazione.

Istruzioni per l’uso

Esistono in generale alcuni accorgimenti per un uso corretto e consapevole delle Lenti a contatto, che tutti coloro che le utilizzano sono tenuti a seguire:

  • non utilizzare le LAC per un periodo di tempo superiore a quello per il quale vengono commercializzate;
  • rimuovere le LAC prima di fare la doccia o di lavarsi il viso;
  • lavarsi le mani prima di togliere le LAC, avendo cura di asciugarle con un panno pulito e privo di lanugine;
  • non idratare o pulire le LAC con la saliva, in quanto non sterile;
  • non lavare o conservare le LAC in acqua corrente o soluzione salina “fatta in casa”;
  • non utilizzare la soluzione salina o i reidratanti come disinfettanti;
  • strofinare le LAC con dita pulite e, prima di idratarle, risciacquarle nell’apposita soluzione;
  • utilizzare sempre soluzioni nuove, evitando di rabboccarle con parti già utilizzate;
  • sciacquare il contenitore delle LAC con soluzione sterile, non con acqua corrente, e farlo asciugare all’aria; • sostituire il contenitore (che deve sempre essere mantenuto pulito) almeno ogni 3 mesi, o subito se si danneggia;
  • se non si utilizzano le LAC per lunghi periodi, chiedere allo Specialista se siano da disinfettare prima del riutilizzo; disinfettare sempre se il periodo supera i 30 giorni;
  • evitare di dormire con le LAC indossate: un periodo prolungato a palpebre chiuse e con i bulbi prevalentemente fermi, infatti, riducendo lo scambio di ossigeno, ostacola la corretta ossigenazione della cornea, con possibile opacizzazione e maggior rischio di adesione della lente con possibili microtraumi;
  • utilizzare lacrime artificiali adatte, prive ad esempio di alcuni eccipienti che potrebbero sporcare le lenti, soprattutto in caso di occhio tendenzialmente secco, tipico di individui affetti da Malattie autoimmunitarie o che fanno uso di farmaci ormonali (pillola), diuretici, antidepressivi, antistaminici oppure antipertensivi. Non dobbiamo dimenticare, infine, che anche un occhio con una lacrimazione normale, quindi ben idratato, può risentire di ambienti poco umidificati, del forzato ritardo del fisiologico battito delle palpebre (ad esempio quando si è concentrati sulla guida o al pc), di un progressivo sfaldamento della superficie oculare, oppure ancora di piccole ustioni dovute alla prolungata esposizione ai raggi UV senza un’adeguata protezione.

In caso di rischio di contagio, il Coronavirus è presente nelle lacrime e infetta attraverso la superficie oculare, pertanto è bene sia evitare di toccarsi gli occhi e indossare le lenti a contatto (al limite utilizzando le giornaliere), che usare occhiali per protezione.


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