Dall’adolescenza all’età adulta
Dopo la conclusione della fase adolescenziale e nell’età adulta, non vi è alcuna preclusione per la scelta dell’attività sportiva, soprattutto se questa viene svolta in modo non agonistico. Il grande numero di persone in età adulta che si dedicano allo sport a livello amatoriale dovrà seguire regole legate soprattutto a frequenza, intensità e tipologia di sport.
In questa fase della vita si ha la necessità di incrementare la forza muscolare e indirizzarla in modo corretto verso il gesto atletico; running, tennis, bicicletta, golf, attività motoria di qualunque genere svolta in palestra (attività aerobiche ed anaerobiche, attività pesistiche), calcio/calcetto e tanti altri sport, sono tutti consigliabili. È molto importante considerare come dosare l’eccessivo carico, valutando sempre le singole condizioni fisiche generali, ma anche quelle specifiche soprattutto in rapporto a patologie ortopediche già presenti.
Eventuali problematiche alla colonna vertebrale portano a sconsigliare sport ad impatto sulla schiena (attività pesistiche, ad esempio, soprattutto se eseguite senza un controllo scrupoloso). Per il soggetto adulto è molto importante la preparazione, per non incorrere negli effetti negativi dell’esasperazione dello sport, situazione peraltro frequente, che può causare importanti sovraccarichi funzionali, con conseguenze patologie muscolo-tendinee o sovraccarichi articolari.
Oltre i 65 anni
Con l’avanzare dell’età, tenendo anche conto di quanto sia evidente l’incremento dell’aspettativa di vita, di come sia migliorata la qualità di vita dell’anziano con conseguenti richieste di performance migliori, anche di natura sportiva, diventa molto utile seguire una serie di consigli su attività fisiche e sportive in questa fascia di età. È innanzitutto importante un’attenta valutazione dello stato di efficienza dei propri organi e apparati, soprattutto cardiovascolare e respiratorio; risulta inoltre evidente come alcune patologie degenerative dell’anziano (Artrosi della colonna, dell’anca o del ginocchio) possono limitare l’attività fisica e sportiva, andrà quindi indicata un’attività adeguata alla specifica situazione, evitando il carico specifico sulle articolazioni già danneggiate.
Nell’anziano le attività sportive più indicate sono: ginnastica a corpo libero, anche in acqua, ballo, camminate lunghe e veloci (utilizzando anche il tapis-roulant), nuoto, bicicletta, nordic walking, golf, Yoga, Pilates e Tai Chi (che produce una buona stimolazione propriocettiva, utile per una buona postura e per il mantenimento dell’equilibrio). Queste attività sono consigliate sia per l’anziano “in salute” che, con i dovuti accorgimenti e attenzioni, per l’anziano “fragile”.
Tra gli obiettivi dell’attività fisica e sportiva praticata dalle persone anziane troviamo la prevenzione dell’Osteoporosi; quelli primari sono atti ad incrementare la massa ossea, ridotta dall’Osteoporosi, attraverso le stimolazioni meccaniche dinamiche che aumentano la forza muscolare, quelli secondari e conseguenti sono il miglioramento dell’equilibrio, dell’assetto posturale, del trofismo di tutti i tessuti molli, soprattutto muscolare, e infine, come obiettivo più importante, la prevenzione delle fratture.
È consigliabile eseguire tali attività sportive con cicli di 2-3 volte alla settimana per un tempo variabile in base alle condizioni fisiche soggettive.
In conclusione le attività sportive a basso impatto migliorano, di fatto, la tonicità e l’elasticità muscolare delle persone mature, con conseguente miglioramento delle performance funzionali e importanti ricadute sulla qualità della vita, oltre ad un impatto psicologico e sociale altamente positivo con miglioramento dell’umore, della concentrazione e della memoria, aiutando così a rallentare l’invecchiamento.