Sintomi e diagnosi
La diagnosi di Frattura da Stress non è sempre facile. Nelle fasi iniziali l’unico sintomo è rappresentato dalla comparsa di un dolore localizzato, spesso presente solo durante lo sforzo e che regredisce con il riposo. Esistono però molte altre lesioni tendinee o muscolari che possono produrre la stessa sintomatologia dolorosa. Nel caso di sospetto di Frattura da Stress è necessario eseguire una Radiografia. Tuttavia, pur essendo un esame molto specifico, è anche poco sensibile poiché nelle fasi iniziali spesso non è in grado di evidenziare le microlesioni strutturali che poi evolveranno verso la frattura. Al persistere della sintomatologia dolorosa, oppure nel caso di giungere ad una diagnosi precoce, è possibile ricorrere alla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) o alla Scintigrafia, indagini strumentali dall’elevata sensibilità. In alcuni casi anche mediante la RMN non è possibile ottenere una diagnosi certa, si ricorre quindi in seconda istanza alla Tomografia Computerizzata. La diagnosi di certezza per le Fratture da Stress spesso deriva quindi solo dall’accoppiamento di più esami strumentali associati ai dati clinici.
Come prevenire
Vi sono alcuni suggerimenti attuabili per prevenire il rischio di insorgenza di Fratture da Stress, essi non consentono tuttavia di eliminare completamente il rischio di incorrervi:
- agire sui fattori di rischio modificabili come il tipo di attività fisica o il regime dietetico;
- modificare i livelli di attività fisica o i programmi di allenamento;
- assumere supplementi quotidiani di calcio e vitamina D;
- utilizzare solette che ammortizzino l’impatto con il suolo: alcuni studi ne hanno rilevato l’utilità in particolare per le Fratture da Stress a carico delle ossa metatarsali.
Il trattamento
In alcuni casi le Fratture da Stress richiedono semplicemente il riposo o l’utilizzo per brevi periodi di stampelle, apparecchi gessati, tutori o stivaletti da carico. I Pazienti con fratture metatarsali possono essere trattati con scarpe post operatorie o calzature a suola rigida, come ad esempio gli zoccoli con suola di legno. Le fratture del collo femorale, della tibia, delle ossa tarsali e del quinto metatarsale richiedono invece cure specifiche e selezionate caso per caso e talvolta necessitano di trattamento chirurgico. Il ritorno all’attività fisica, aumentandone gradualmente l’intensità ma non portandola a livelli che determinino l’insorgenza di dolore, è possibile solamente dopo settimane di riposo o di scomparsa della sintomatologia.