Autore: Dott.ssa Rossana SantimoneDott.ssa Elisabetta Rebecchi

Accertamenti previsti

Per quanto riguarda la diagnosi e la terapia, in caso di comparsa di sintomatologia vertiginosa è necessario rivolgersi ad un Medico specialista in Audiologia od Otorinolaringoiatria che si occupi di Vestibologia, branca della Medicina che indaga i disturbi a carico del vestibolo (labirinto), l’organo deputato a garantire l’equilibrio.
La valutazione vestibolare si basa sull’anamnesi, cioè la raccolta della storia clinica del Paziente, durante la quale verranno indagati con particolare attenzione i fattori scatenanti, le caratteristiche della Vertigine, la durata dei singoli episodi, la presenza di sintomi uditivi o neurologici associati e lo stato di salute generale della persona.

Esame di orecchio e udito

Successivamente lo Specialista procede all’esame obiettivo dell’orecchio in Otoscopia, in cui si visualizzano il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica per escludere la presenza di anomalie dell’orecchio esterno e medio. A seguire, si effettua l’Esame Audiometrico Tonale che permette di valutare la presenza di un’eventuale perdita dell’udito associata; è un test molto semplice che si esegue in una cabina silente e vengono presentati, mediante delle cuffie, dei suoni prima in un orecchio e poi nell’altro; si chiede al Paziente di alzare la mano appena sente il suono, questo per ottenere l’intensità minima di suono percepita per ogni singola frequenza.

Nistagmo, segno tipico delle malattie dell’equilibrio

Dopo gli accertamenti sopra descritti, il Medico Vestibologo procederà con l’Esame vestibolare eseguito con dei particolari occhiali (occhiali di Frenzel) che consentono di osservare la presenza e le caratteristiche del segno tipico delle malattie dell’equilibrio, il nistagmo, che è rappresentato da movimenti involontari degli occhi.
Se necessario, in un secondo momento potranno essere eseguite le “prove termiche”, mediante l’irrigazione continua dei due condotti uditivi esterni separatamente con acqua leggermente calda per provocare la Vertigine ed evocare il nistagmo: ciò consente di misurare la funzione dei due labirinti singolarmente e di confrontarli tra loro.
In casi selezionati, potrà essere richiesto anche un esame per immagini come la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) o la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), per studiare le strutture dell’orecchio e del cervello deputate al controllo dell’equilibrio.

Le possibili cure

La terapia della Vertigine ha l’obiettivo di controllare la sintomatologia, curare la causa e velocizzare l’adattamento. Questi obiettivi si possono ottenere mediante l’utilizzo di farmaci mirati a correggere la causa che ha provocato la Vertigine, le manovre di riposizionamento degli otoliti oppure esercizi di Rieducazione vestibolare (di cui riportiamo un breve approfondimento nella tabella sopra riportata). In ogni caso, è importante il movimento e il ripristino di una vita quotidiana normale il prima possibile.


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