Alitosi, tutti i rimedi

Autore: Dott. Aldo Nobili

 

Curare l’igiene orale personale

Quando i problemi originano dalla bocca stessa è necessario riportare la sua condizione ad uno stato di salute, sia attraverso l’igiene orale professionale, sia attraverso il miglioramento delle abitudini igieniche del Paziente. In questo senso gioca un ruolo fondamentale il Dentista nel risolvere i diversi fattori possibili scatenanti l’Alitosi, in particolare, cercando di arrestare la progressione della malattia parodontale, riducendo la carica batterica presente, attraverso l’igiene professionale e le istruzioni per l’igiene orale domiciliare, rimuovendo le cause che possono costituire fattori ritentivi per placca e/o residui di cibo (manufatti protesici decementati, restauri incongrui, presenza di Carie, ecc.), consigliando il Paziente di modificare le sue abitudini non corrette (come fumo, alcool e cattiva alimentazione) ed evidenziando in esse la causa del suo cattivo alito.
Una volta individuata la causa, il Paziente riceverà un attento protocollo di igiene orale domiciliare da seguire, che prevede:

  • spazzolamento dei denti, possibilmente dopo ogni pasto, per almeno tre-quattro minuti con tecnica adeguata;
  • pulizia adeguata del dorso della lingua con l’apposito strumento (grattalingua);
  • uso del filo interdentale (almeno una volta al giorno);
  • sciacqui con colluttori, preferibilmente a base di clorexidina, per la pulizia delle gengive, delle mucose orali, della lingua e delle tonsille.

La scelta degli alimenti

Molto utile, allo scopo di contrastare l’Alitosi, risulta inoltre la scelta accurata dei cibi. In particolare è da evitare il consumo di alcuni alimenti, come aglio, cipolla, peperone, carne e pesce affumicati, caffè, birra, vino e superalcolici, cibi che tanto più producono cattivo odore quanto più difficoltosa risulta la loro digestione.
È inoltre consigliabile seguire una dieta equilibrata che preveda il consumo di frutta secca, cereali, verdura e frutta in abbondanza. Vanno fortemente limitati gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e carboidrati raffinati.

Un aiuto dalla farmacoterapia

La farmacoterapia viene incontro al problema ritrovando in alcune molecole la specifica aggressione nei confronti dello zolfo volatile. Oltre alla ben nota clorexidina, esistono altre sostanze, come il cetilpiridinio cloruro, i, il cloruro di benzetonio ed il cloruro di zinco, che sono tra le più accreditate nel controllo, anche se in forma transitoria, della produzione di tali composti volatili e possono essere applicate anche nel trattamento tonsillare sotto forma di spray.


« Pagina precedente 2/2 Pagina successiva