In caso di Disfagia

Con il termine Disfagia, invece, s’intende un’alterazione del transito del cibo dalla bocca allo stomaco. In questa fase la laringe chiude la via respiratoria, difendendola dalla penetrazione di frammenti di materiale ingerito, mentre lo sfintere esofageo superiore si apre consentendo il passaggio del bolo che viene poi sospinto dall’esofago fino allo stomaco. La Disfagia può essere quindi “alta” quando riguarda le prime fasi della deglutizione (orali e faringea), “bassa” quando riguarda l’esofago. Mentre le difficoltà di propulsione esofagea (riguardante prevalentemente i solidi) sono note da tempo, negli ultimi decenni si è compreso quanto siano importanti anche le alterazioni delle fasi “alte” della deglutizione, che riguardano prevalentemente i liquidi e possono causare gravi Polmoniti (definite “ab ingestis”) dovute alle infezioni causate dalla penetrazione di frammenti di cibo nel polmone.
Il sintomo principale della Disfagia alta, ovvero quella che riguarda il crocevia aero-digestivo, è la tosse, che si manifesta soprattutto in corrispondenza dell’assunzione di liquidi o di cibi a doppia consistenza (ad esempio la minestrina in brodo). La velocità di transito in faringe dei liquidi è infatti maggiore rispetto ai solidi e metterà più facilmente in crisi la dinamica faringo-laringea che viene rallentata in presenza di molte Patologie neurologiche o, più semplicemente, con l’avanzare dell’età. In questo caso, qualora la sintomatologia diventi frequente è opportuno consultare lo Specialista Foniatra.

Se il disturbo è nella deglutizione

I deficit della deglutizione sono causati quasi sempre da incoordinazione motoria oppure da deficit della forza muscolare e sono quindi riconducibili, nella maggior parte dei casi, a Malattie neurologiche che possono insorgere in modo subdolo e progredire lentamente oppure manifestarsi in modo acuto. In questo caso la Disfagia andrà a risolversi per recupero funzionale progressivo nella maggior parte dei Pazienti ma, in genere, le tecniche di Riabilitazione logopedica, grazie ad esercizi di rinforzo muscolare ed ancor più mediante Tecniche di compenso funzionale (posizioni del capo che consentano un transito più sicuro del bolo e modificazioni della consistenza del cibo che lo rendano più semplice da deglutire), permettono il mantenimento o il ripristino della corretta alimentazione per bocca. In termini di prevenzione, è comunque importante sottolineare come il persistere di sensazioni di fastidio impongano un controllo specialistico otorinolaringoiatrico anche per escludere eventuali neoformazioni faringee o laringee.


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