Congestione nasale, dalla diagnosi alla terapia

Autore: Dott.ssa Daria Salsi

Le Riniti non allergiche

Questo tipo di Riniti, conosciute come non allergiche perenni oppure idiopatiche (di cui non si è individuata la causa), comprendono numerose tipologie. La Rinite di tipo vasomotorio, causata da sostanze irritanti, da cambiamenti di temperatura, di umidità, dall’uso di alcool, dalla attività fisica; è sostanzialmente una disfunzione di tipo nervoso. All’interno delle Riniti vasomotorie si distingue anche quella gustativa, associata all’ingestione di alcuni cibi e di bevande alcoliche. La Rinite medicamentosa è causata dall’uso prolungato e ripetitivo di decongestionanti nasali topici o dall’uso di droghe (cocaina).
La Rinite ormonale è correlata al ciclo mestruale e alla gravidanza. Durante la gravidanza è 6 volte più frequente l’insorgenza della Sinusite come complicanza; i sintomi si risolvono in 2 settimane dopo il parto. La Rinite indotta da farmaci è causata dall’utilizzo di specifici farmaci (come ad esempio gli ACE inibitori). La Rinite atrofica è provocata dall’atrofia delle cellule ghiandolari; i sintomi includono croste nasali, secchezza, cattivo odore.
La Rinite anatomica è indotta da alterazioni strutturali, come la deviazione del setto nasale, dalla presenza di polipi ostruenti o da lesioni nasali benigne o maligne.
La iperreattività nasale a stimoli non immunologici, cioè l’esagerazione della risposta della mucosa nasale a qualsiasi stimolo, è alla base di queste Riniti non allergiche. La fisiopatologia della Rinite non allergica non coinvolge la mediazione delle IgE e la sua diagnosi dipende dall’anamnesi, dalla conoscenza dell’ambiente lavorativo e dai sintomi del Paziente.
L’irrigazione con soluzioni isotoniche saline costituisce il trattamento standard e svolge un ruolo importante per tutti i tipi di Riniti non allergiche perché promuove la chiarezza ciliare/detersione nasale. Il trattamento vede nella Rinite vasomotoria e nella Rinite medicamentosa l’utilizzo di corticosteroidi intranasali che sono il trattamento di prima linea. Nella Rinite atrofica, può essere utile invece un ciclo occasionale di antibiotici, se necessario per l’infezione acuta.
Gli antistaminici orali di nuova generazione riducono il prurito nasale, la rinorrea e gli starnuti e la congiuntivite ed hanno un’indicazione nella Rinite vasomotoria.
Nei casi di formazioni polipoidi ostruenti, è consigliata la terapia con corticosteroidi orali, ad eccezione dei bambini e delle donne gravide. La terapia con antileucotrieni e cromoni nasali è utilizzata come seconda-terza scelta mentre la terapia di combinazione di più farmaci può fornire un vantaggio terapeutico nelle Riniti gravi.

Test diagnostici

I test che possono essere eseguiti nella valutazione della Rinite allergica o non allergica includono: i prick-test, che sono utili per escludere una malattia allergica, e i prelievi ematici per determinare i livelli sierici di IgE (immunoglobuline E) o IgG (immunoglobuline G) specifici per gli allergeni, e anche le IgE totali.
Altre indagini utilizzate sono l’endoscopia nasale e le indagini radiologiche come la TC (Tomografia Computerizzata) o la RM (Risonanza Magnetica) del massiccio facciale per lo studio delle strutture nasali e nei casi trattati chirurgicamente che non rispondono ai trattamenti medici.

La Rinite infettiva

Questo tipo di Rinite è causata da infezioni virali respiratorie e può essere complicata da un’infezione batterica. Le infezioni solitamente causano edema della mucosa con disfunzione della attività ciliare nasale. Le cavità nasali con bassi livelli di ossigenazione associate alla rinorrea stagnante possono indurre una proliferazione batterica. Il trattamento prevede la terapia antibiotica specifica, preceduta da tampone nasale per isolare l’agente infettante.


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