L’Eucalipto, il nome scientifico è “Eucalyptus globulus Labill.”, è un maestoso albero che, come gli altri della famiglia delle Myrtaceae, ha come principale caratteristica la presenza in tutti gli organi di numerose tasche contenenti il ben noto olio essenziale che produce importanti benefici per la nostra salute.
Il genere “Eucalyptus” è una specie esclusiva e caratteristica del continente australiano e di alcuni territori limitrofi, dove è presente con più di 600 specie, ma si trova anche in Italia, principalmente sulle coste centromeridionali e nelle isole. Molti esemplari di Eucalipto vennero piantati durante le bonifiche delle paludi (in Maremma ad esempio) perché, essendo un albero a crescita veloce, assorbe moltissima acqua dalle radici, asciugando il terreno; inoltre il suo olio essenziale tiene lontani gli insetti e in particolare le zanzare, anche la zanzara anofele della Malaria: da qui il nome di “Albero della Febbre”.
Ha due tipi di foglia
L’albero è caratterizzato da una curiosa particolarità: lo stesso esemplare porta due tipi diversi di foglia; si distinguono infatti foglie di rami giovani e foglie di rami adulti. Le prime si formano sulle piante di un anno di vita o anche dopo, ma allora su ramificazioni giovani; sono opposte, generalmente sessili, cioè senza picciolo, di colore verde chiaro. Le seconde si formano dopo il primo anno di vita ad ogni stagione vegetativa; sono alterne, tutte lungamente picciolate, con una lamina a forma di falce, molto caratteristica.
Un albero senza ombra
Le foglie adulte falciformi che, se strofinate, rilasciano l’intenso tipico aroma, pendono verso il basso in posizione verticale per torsione del picciolo, così che il sole non investa mai appieno le lamine, ma le raggiunga sui bordi, in modo da evitare un surriscaldamento. Questo fa sì che le foglie creino poca ombra ed infatti l’Eucalipto viene anche chiamato “l’albero senza ombra”.
Anche i fiori di questo bellissimo albero hanno una forma caratteristica simile ad un’urna ed i petali formano una specie di cappuccio che al momento della fioritura si distacca, lasciando apparire una corona di stami giallo-biancastri simili ad una spazzola rotonda. Il nome Eucalipto deriva dal Greco “eu” che significa “bene” e “kalyptos” la cui traduzione è “nascosto” e si riferisce al bocciolo del fiore racchiuso in una capsula coperta da un opercolo che si distacca quando il bocciolo si schiude.
Usi tradizionali e antichi
Gli aborigeni nativi dell’Australia utilizzano tradizionalmente le foglie di Eucalipto per curare febbre, infiammazioni, lesioni e per prevenire il cancro. Nella Cina Antica l’Eucalipto era considerato un rimedio per la Tubercolosi polmonare e l’Asma. Gli Europei scoprirono l’albero di Eucalipto solo intorno al 1790 durante la prima spedizione Australiana del Capitano James Cook.
Le foglie di Eucalipto sono cibo preferito del koala, che si alimenta solo di alcune delle oltre 600 specie presenti in Australia. Purtroppo la sopravvivenza di questi simpatici marsupiali è oggi a rischio, poiché gran parte delle foreste di Eucalipto sono state abbattute per ottenere terreni agricoli più redditizi per l’uomo.
La foglia contiene flavonoidi
La parte utilizzata in terapia è costituita dalle foglie falciformi essiccate a sviluppo completo di alberi non troppo giovani di “Eucalyptus globulus”. Le foglie contengono flavonoidi e un olio essenziale, che rappresenta il principio attivo più efficace. Esse, sollevate alla luce, appaiono come tempestate di tanti minuscoli puntini, che non sono altro che le tasche contenenti l’olio essenziale.
Le foglie devono essere raccolte in giugno-luglio o in settembre-ottobre: si staccano ad una ad una e si elimina il picciolo. Si essiccano all’ombra e in luogo aerato. Si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce.