Autore: Prof.ssa Elisabetta MiraldiDott.ssa Anna Magnano

 

Cura le disfunzioni sessuali

Recenti acquisizioni hanno dimostrato l’utilità del Ginkgo biloba anche nella cura di altri disturbi. Ad esempio, è noto da tempo che il Ginkgo biloba può curare problemi legati alle disfunzioni sessuali in quanto è in grado di aumentare il flusso vascolare arterioso a livello periferico. Alcuni recenti studi hanno dimostrato che l’estratto di Ginkgo agisce favorendo il rilassamento della muscolatura liscia vascolare e dei corpi cavernosi. In generale il Ginkgo biloba migliora la circolazione periferica e l’ossigenazione dei tessuti. Estratti di Ginkgo sono risultati utili anche in casi di disfunzione sessuale indotte da trattamento antidepressivo; le donne hanno risposto meglio rispetto agli uomini, con percentuali di successo del 91% contro il 76%. In particolare è stato dimostrato che per aumentare il desiderio sessuale dell’uomo e della donna, per migliorare le prestazioni sessuali e per combattere problemi di erezione, l’efficacia dell’estratto di Ginkgo biloba si potenzia in sinergia con gli estratti di altre specie vegetali, come Maca Peruviana, Muira Puama, Damiana e Ginseng.

Fluidifica il sangue

L’estratto delle foglie è utile anche in Pazienti che soffrono di Allergia, riducendo la liberazione di istamina, ostacolando il legame del PAF con le cellule della mucosa bronchiale e limitando nettamente la costrizione bronchiale.
E ancora, gli si riconosce l’attività di fluidificante del sangue sulla circolazione venosa, arteriosa e capillare; per questa proprietà, il Ginkgo biloba aiuta anche l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti con effetti benefici, in particolare, sull’irrorazione sanguigna dei tessuti cerebrali. Per la capacità di favorire una corretta distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello, incrementa l’acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine e le facoltà cognitive e quindi è particolarmente indicata per gli studenti come attivatore della memoria. Infine importanti sono gli effetti positivi del Ginkgo biloba sull’occhio. I danni alla retina sono accompagnati dal rilascio di enzimi dannosi per la retina stessa i cui effetti negativi sono notevolmente amplificati dai radicali liberi. L’estratto è indicato per problemi agli occhi, come glaucoma, malattia agli occhi provocata dal Diabete e Degenerazione maculare senile.

Dosi e controindicazioni

Le dosi consigliate possono variare in base al tipo di condizione trattata. La Commissione E Tedesca stabilisce una dose giornaliera di 120- 240 mg di estratto per una durata non inferiore alle otto settimane nel caso di patologie di tipo cronico. Il Ginkgo biloba è ben tollerato se utilizzato alle dosi consigliate. Ad alti dosaggi o se impiegati estratti non purificati da acidi ginkgolici, dopo l’assunzione, si possono verificare disturbi a carico dell’apparato digerente con nausea, vomito, diarrea e Cefalea; inoltre, sono possibili reazioni allergiche. Poiché il Ginkgo biloba può interferire con i processi di coagulazione del sangue, esso deve esser eevitato da chi è in terapia con anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici (warfarin, ma anche aspirina, aspirinetta, cardioaspirina). Una certa cautela andrebbe osservata anche qualora si sia in trattamento con farmaci usualmente prescritti contro l’Ipertensione. Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e allattamento. Durante il periodo di assunzione è bene evitare l’esposizione al sole e/o a lampade abbronzanti perché fotosensibilizzante.   


« Pagina precedente 3/3 Pagina successiva