Autore: Dott. Alberto Fantin

Riduzione dell’Ipertensione

Le diete vegetariane sono in grado di ridurre la pressione arteriosa (che è associata a rischio di Malattie cardiovascolari (Infarto ed Ictus). La prescrizione di una dieta vegetariana a non-vegetariani è in grado di ridurre la pressione arteriosa sia nei soggetti normotesi che in quelli ipertesi. La prevalenza di ipertensione arteriosa è inferiore tra i vegetariani, soprattutto vegani. Risultati importanti sono derivati dal DASH study (Dietary Approaches to Stop Hypertension). La dieta DASH ha ottenuto un significativo abbassamento della pressione arteriosa indipendentemente dall’introito di sale sia nei soggetti normotesi che in quelli ipertesi. La dieta DASH è ampiamente basata su prodotti di origine vegetale anche se sono ammessi prodotti animali quali latte scremato e pesce/ pollo al posto di carne rossa).

Dieta e tumori

E’ ampiamente riconosciuto che la dieta sia una delle più importanti cause di tumore evitabili dopo il fumo di sigaretta. Si stima che circa un terzo delle morti per cancro possa essere evitata cambiando dieta. Ci sono buone evidenze per un ruolo protettivo di certi elementi dietetici che sono con maggior frequenza assunti nell’ambito di diete vegetariane. L’assunzione di vegetali e frutta con la dieta è stata dimostrata in grado di proteggere contro certi tumori quali quelli del cavo orale, dell’esofago, della laringe, del polmone, dello stomaco e della prostata. Inoltre c’è una crescente evidenza sul rapporto tra consumo di carne rossa e della carne lavorata in genere e comparsa di Tumori del colon retto. Un recente grosso studio europeo coinvolgente più di 500.000 persone di dieci paesi europei, ha registrato un maggior numero di casi di Tumore colorettale tra chi consuma carne rossa rispetto a chi non ne consuma o ne consuma poca.

Colesterolo

I vegetariani generalmente hanno livelli ematici di colesterolo totale, LDL e trigliceridi più bassi rispetto ai non vegetariani. Questo può essere spiegato dal fatto che le diete vegetariane, in particolare quelle vegane, tendono ad essere povere in grassi saturi e ricche in fibre rispetto alle diete dei non vegetariani. Inoltre alimenti come le noci sono consumate con maggior frequenza dai vegetariani rispetto ai non vegetariani ed esse abbassano il rischio di Cardiopatia Ischemica. Le noci, le mandorle e le nocciole, contengono alte percentuali di acidi grassi monoinsaturi ed hanno dimostrato essere in grado di ridurre il colesterolo LDL.

Consumo di carne e infiammazione

Recentemente è apparso su “Nutrition Reviews” un lavoro che ha evidenziato come diete a base di carne siano in grado di determinare un certo grado di infiammazione misurabile sotto forma di aumento nel sangue di sostanze quali proteina C-reattiva (PCR), interleuchina-6 (IL-6) e fibrinogeno, sostanze note per essere coinvolte nei processi di infiammazione. Elevati valori di queste sostanze pro-infiammatorie nel sangue, sono state in più studi messe in relazione con la comparsa di Diabete, Malattie cardiovascolari e Tumori. Lo stesso studio ha evidenziato come invece una dieta basata su alimenti di origine vegetale si associ a minori livelli di queste sostanze pro-infiammatorie. Sulla base di quanto finora evidenziato dagli studi appare quindi giustificabile una maggior attenzione ed un maggior ricorso alla dieta basata su alimenti di origine vegetale sia da parte della classe medica che dalla popolazione al fine di prevenire, stabilizzare e trattare patologie che, soprattutto nel mondo occidentale costituiscono una vera e propria epidemia.


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