Ottimo antiossidante
Il Finocchio può vantare un ottimo apporto di polifenoli, sostanze antiossidanti in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e dunque l’invecchiamento cellulare; tra queste, ricordiamo in particolare la quercitina e l’apigenina, sostanze dalle riconosciute proprietà antitumorali e in grado, tra l’altro, di contrastare la mutagenesi indotta dalle radiazioni solari.
Da citare inoltre il contenuto di acido rosmarinico, che svolge un ruolo protettivo della funzionalità del fegato poiché, stimolando gli enzimi responsabili del processo di depurazione, aiuta le cellule del fegato ad eliminare sostanze tossiche e/o nocive. Un consumo regolare di Finocchio può dunque migliorare la funzionalità del fegato.
Attenua i disturbi della Menopausa
In ambito fitoterapico, il Finocchio, può infine essere considerato un valido alleato della salute femminile, specie nel periodo della menopausa, poiché il suo contenuto di fitroestrogeni (sostanze che mimano l’azione degli estrogeni, gli ormoni femminili) aiuta a ridurre i tipici sintomi di questo periodo fisiologico della donna, quali vampate, insonnia, irrequietezza, ansia e secchezza vaginale. In una sperimentazione condotta in Iran, sono state reclutate 79 donne, tra i 45 e i 60 anni; ad un gruppo venivano somministrati 100 mg di estratto di Finocchio due volte al giorno per otto settimane, mentre un secondo gruppo ha assunto un placebo. I disturbi tipici della menopausa sono stati poi valutati a quattro, otto e dieci settimane dall’inizio della sperimentazione. Ebbene, il gruppo che aveva assunto l’estratto di Finocchio riferiva una riduzione dei disturbi quali, vampate, sudorazione, irritabilità e secchezza vaginale, senza accusare particolari effetti collaterali. Si tratta di un piccolo studio, che necessita di un approfondimento attraverso uno studio randomizzato più ampio e duraturo, in modo tale da individuare con precisione sia i benefici che gli eventuali effetti collaterali, qualora ce ne fossero, di un’assunzione nel lungo periodo. Sempre per il suo contenuto di fitoestrogeni, il Finocchio può aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale nelle donne in età fertile e a ridurre i disturbi che spesso precedono o accompagnano il ciclo.
Favorisce l’allattamento
Al Finocchio è attribuito anche un effetto stimolante la produzione di latte nelle neo-mamme. Per secoli, infatti, è stato utilizzato come metodo naturale per favorire l’allattamento al seno. Inoltre, la sua nota azione spasmolitica, ne ha fatto uno dei rimedi più utilizzati per contrastare le frequenti e fastidiose coliche gassose tipiche dei primi mesi di vita. Per questo motivo, frequentemente viene consigliato alla madre di bere una tisana al Finocchio dopo ogni “poppata”, in questo modo i principi attivi di questa pianta possono concentrarsi nel latte materno e alla successiva nutrizione possono essere assunti dal bambino al fine di favorire la digestione; in particolare, favorisce anche l’eliminazione dell’aria ingerita durante la suzione.
Attenzione ai semi di Finocchio
È bene specificare che i semi di Finocchio, pur nella loro ricchezza di sostanze benefiche, contengono altresì l’estragolo, sostanza definita dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) potenzialmente pericolosa, quando assunta in dosi elevate durante la gravidanza e l’allattamento, per tale motivo si sconsiglia di assumere grandi quantità di semi di finocchio sotto forma di decotti o infusi, soprattutto alle future mamme e ai bambini sotto i 4 anni di età.
Dalla scelta al consumo Il consiglio principale è quello di scegliere Finocchi di un colore bianco brillante che abbiano foglie carnose e tenere. Quando è fresco, il Finocchio risulta croccante e si spezza alla pressione, senza piegarsi o risultare eccessivamente molle. Si conserva in frigorifero nel cassetto in basso, ma è preferibile consumarlo entro due giorni dall’acquisto.
Il Finocchio è un ortaggio molto versatile e si presta a tante ricette in cucina, sia crudo che cotto. Può essere utilizzato in gustose insalate o servito in pinzimonio come aperitivo, oppure può essere gratinato in forno. Un’alternativa è quella di cuocerlo al vapore o in padella per accompagnare piatti di pesce, ottimo soprattutto nell’abbinamento con il salmone. Può anche essere utilizzato per preparare una vellutata oppure un purè.