Ideale per lo svezzamento
Le numerose caratteristiche illustrate, unite al bassissimo potere allergizzante del frutto, la rendono alimento di elezione durante l’inizio dello svezzamento dei neonati. A partire dal quarto-sesto mese di vita, infatti, può iniziare l’introduzione di alimenti solidi nell’alimentazione del bambino, partendo con quelli più semplici e digeribili di cui la Mela fa parte. La presenza di pectina, inoltre, è preziosa per lenire le situazioni di Colite e Diarrea infantile. Si può iniziare a proporla omogeneizzata, grattugiata, in purea o in succo.
Poche calorie molta fibra
La presenza di acqua e l’assenza di lipidi la rendono adatta ad un regime dietetico normo o ipocalorico, perfetta per un fine pasto o una merenda leggera.
La fibra contenuta, per la maggior parte pectina, è la stessa che si usa come addensante nell’industria alimentare per la sua caratteristica di captare le particelle di acqua, assorbirle e dilatarsi formando un gel. Sui numerosi effetti benefici delle fibre solubili, presenti soprattutto nella buccia, tutta la letteratura è concorde. Il meccanismo d´azione della fibra solubile è da ricollegarsi, come si è detto, alla sua capacità di legare l'acqua e di formare una massa viscosa. Assorbendo 'acqua, a livello dello stomaco, si ha un aumento del bolo alimentare consentendo di raggiungere il senso di sazietà più rapidamente. La frazione gelificante rallenta lo svuotamento dello stomaco e quindi anche la digestione e l'assorbimento nell'intestino, dove si avranno feci più voluminose, meno consistenti, migliorando la funzionalità intestinale generale senza irritare la mucosa.
Un altro effetto dell’azione della fibra è quello di limitare l’assorbimento e favorire l’eliminazione del colesterolo, infatti l´aumento di viscosità del bolo, determinato dalla fibra solubile, interferisce con l´assorbimento degli acidi biliari. In risposta, il colesterolo LDL (cioè il colesterolo cattivo) è rimosso dal sangue ed eliminato dal fegato per rimpiazzare gli acidi biliari eliminati con le feci.
Le fibre solubili sono inoltre utili nel'alimentazione di persone con disturbi metabolici, come il Diabete, che traggono vantaggio da un assorbimento dei nutrienti lento e/o ridotto.
Basso indice glicemico
I carboidrati presenti nella Mela sono principalmente costituiti da fruttosio, zucchero a più basso indice glicemico rispetto al glucosio che, passando più lentamente dal lume intestinale al sangue, limita l’innalzamento della glicemia e la produzione di insulina. Questo ormone, normalmente deputato al reclutamento degli zuccheri circolanti trasportati poi nelle cellule per poter essere utilizzato a scopo energetico, prodotto in quantità eccessive, come nei casi di resistenza insulinica, risulta essere pro deposito e pro infiammatorio peggiorando lo stato metabolico del soggetto. Il fruttosio, limitando questo processo, rende le mele, assunte in dosi moderate, adatte anche a persone con Diabete tipo 2.
Antiossidante naturale
Le molecole antiossidanti presenti nella Mela sono in grado di prevenire o impedire l’ossidazione dei radicali liberi, molecole o ioni che contengono uno o più elettroni spaiati facilmente ossidabili, che si formano normalmente nell’organismo, soprattutto in risposta ad eventi stressogeni, quali radiazioni, fumo, agenti inquinanti, esposizione a raggi UV, stress emotivo e fisico, additivi chimici, attacchi di virus e batteri ecc.
Una review del 2011, che analizza e riassume tutti gli studi validi in ambito di mele e loro fitoestratti dal 2004, suggerisce che ci possa essere ipoteticamente una correlazione tra l’assunzione di fitoestratti della Mela ed effetti protettivi per alcune patologie nell’uomo come Cancro, Malattie cardiovascolari e Asma. Indica inoltre che questi estratti potrebbero dare benefici in patologie come l’Alzheimer e nel declino cognitivo fisiologico, nel Diabete, nella gestione del peso, nella salute delle ossa e nella protezione gastrointestinale da danni causati da farmaci. La review conclude che saranno comunque necessari altri studi per chiarire i meccanismi biochimici e dimostrare con maggior evidenza il rapporto diretto causa/ effetto per la salute umana.