Autore: Dott. Tiziano Dall’OssoMelissa Gullotta

 
Effetti sul sistema immunitario

Un’altra paura che rende a volte difficile l’adozione è il pensiero che, soprattutto gli animali a pelo lungo, possano, attraverso la polvere che si insinua nel pelo, scatenare fastidiose allergie. Tutto ciò non corrisponde a verità ed è provato da studi pubblicati su autorevoli riviste pediatriche che affermano che il contatto con animali domestici, fin dai primi mesi di vita del bambino, stimola il sistema immunitario a difendersi con risultati migliori nei confronti delle infezioni più frequenti; inoltre altri studi americani provano l’efficacia delle polveri presenti nel pelo del cane o del gatto nel combattere l’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), causa di Bronchiolite nel neonato.

Conoscere l’animale

Un ostacolo all’adozione di un cucciolo è rappresentato anche dal timore che si verifichino situazioni in cui gli animali si rivoltano al padrone improvvisamente e in modo violento, senza motivi apparenti. Stiamo parlando di casi estremamente rari che, se analizzati, ci dimostrano che, nella maggior parte delle circostanze, la violenza dell’animale è provocata, in maniera del tutto involontaria, dall’uomo stesso. Ad esempio il bambino che si avvicina all’animale che sta mangiando può essere un potenziale pericolo come anche l’abitudine di fare giochi “violenti” con l’animale che, anche se cucciolo, potrebbe avere reazioni imprevedibili. Inoltre, il senso di attaccamento nei confronti del padrone può scatenare reazioni aggressive: il bambino che corre incontro al papà può essere interpretato dall’animale come un potenziale pericolo per il padrone stesso. Sono situazioni estreme che possono essere ovviate insegnando a nostro figlio il giusto approccio nei confronti dell’animale.

Aspetti psicologici

Dopo aver parlato dei pericoli, credo sia utile sottolineare anche gli aspetti positivi dell’inserimento di un cucciolo nell’ambiente familiare. Ad esempio, osservare il rapporto che si instaura tra bambino e animale può esserci utile per comprendere la situazione emotiva di nostro figlio: il rapporto sbagliato del bambino con l’animale potrebbe rivelare, infatti, un eventuale disagio psicologico. Nei casi di bambini affetti da Autismo, ad esempio, la vicinanza di un animale domestico sarà in grado di migliorare l’autostima e la capacità di socializzazione, permettendo una più efficace interazione con le persone vicine. Che dire poi di quei bambini sempre in movimento, iperattivi o aggressivi che riescono a convogliare la loro energia, spesso incontrollabile, nella cura di un cucciolo di cane. Crescere insieme ad un animale domestico aiuta nostro figlio ad avere rispetto degli altri, a vincere la diffidenza nei confronti delle diversità e, quindi, a migliorare il suo equilibrio psico-fisico. Inoltre la presenza di un animale domestico può essere utile per alleviare l’ansia che il bambino prova per l’assenza di uno dei genitori nei casi di separazione e, pur non risolvendo il problema, permette al piccolo di trovare un’utile complicità.


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