Prodotti probiotici e difese immunitarie

Autore: Dott. Giuseppe Maria Rovera

 

I vantaggi dei probiotici

L’integrazione probiotica può portare vantaggi anche per stati patologici vari, quali Diabete, Sindromi metaboliche, Insufficienze croniche renali, Cistiti e patologie croniche ricorrenti delle vie urogenitali; tanto quanto nelle Malattie croniche infiammatorie intestinali, Infezione da Helicobacter Pylori, Celiachia, Sindrome dell’Intestino Irritabile, stati di Coliti spastiche, dolorabilità e gonfiore addominale, formazione eccessiva di gas (meteorismo e flatulenza) e molto altro ancora, non ultimo, anche nell’Obesità.

 I criteri per la scelta

Oggi, vista l’elevata offerta commerciale, occorre fare molta attenzione, perché non tutti i probiotici sono “buoni”, non tutti i prodotti a base di probiotici portano benefici alla salute e neppure quei risultati che promettono. Quello che dobbiamo guardare non è la simpatia della pubblicità, ma la composizione quali-quantitativa e le garanzie scientifiche offerte. Qui posso darvi dei semplici consigli, ben supportati da evidenze scientifiche. Sicuramente è meglio orientarsi verso prodotti che non contengano solo uno o pochi ceppi di batteri, ma è sempre consigliabile scegliere un prodotto con sistema “policeppo”, ossia con un “mix” di molte e diversificate specie batteriche (ad esempio: Lactobacillus Paracasei e Lactobacillus Plantarum, per le difese immunitarie, ma anche Lactobacillus Rhamnosus, che favorisce eliminazione dei germi patogeni impedendone adesione alle mucose, oppure Lactobacillus Plantarum, Bifidus Batterii infantis e Longum, importanti per l’azione prebiotica nel colon) in modo da non correre il rischio di creare uno stato di “disbiosi”, aumentando troppo la presenza di una sola specie. Inoltre, con un “mix” si è più sicuri di fornire un “re-infoltimento” migliore della nostra flora batterica a spettro più ampio, atta così a supportare più adeguatamente anche i diversi tipi di alimentazione .

Solo probiotici umani

Altro aspetto importante è poi quello di affidarsi solo a prodotti contenenti probiotici umani, non provenienti da altre specie animali, creati in laboratorio e manipolati geneticamente. Non sappiamo infatti ad oggi cosa potrebbero portarci nel presente e in futuro.
Dovete sempre poter leggere l’individuazione e la classificazione per esteso (ad esempio quale tipo di lactobacillo o bifido batterio), l’origine e la quantità: esiste infatti un minimo giornaliero per avere una certa efficacia.
È importante inoltre anche il tipo di formulazione (gocce, capsule, soluzioni o polvere in bustine), che deve garantire l’effettiva vitalità dei batteri al momento dell’acquisto e la veicolazione alla sede di interesse (ossia tutto l’intestino che è lungo mediamente 10 metri nell’essere umano), proteggendoli dall’attacco dei nostri diversi enzimi digestivi, che possono inattivarli.


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