Le Banche estere e la raccolta privata
In Italia la Legge non permette la presenza di Banche per la raccolta e conservazione non solidale del sangue cordonale e per poter ottenere quindi la conservazione del sangue e dei tessuti cordonali a scopo privato e personale, occorre rivolgersi a Banche estere.
La raccolta del sangue cordonale nelle U.O. di Ostetricia viene molto pubblicizzato e supportato ma confligge con la tendenza al ritardo dell’incisione del cordone ombelicale e soprattutto con la severità nella selezione dei criteri di inclusione per la raccolta e donazione: se il prelievo infatti non corrisponde perfettamente alle caratteristiche richieste viene infatti gettato con la conseguenza che circa il 90% dei cordoni ombelicali viene gettato nei rifiuti speciali (contro una raccolta garantita nel privato di circa il 99% dei casi). La raccolta privata ha ovviamente criteri diversi, meno esclusivi, soprattutto in termini di quantità minima richiesta anticipando quello che sarà la potenzialità di aumento quantitativo cellulare grazie a sistemi avanzati di coltura.
La conservazione delle cellule staminali cordonali, soprattutto ai fini personali, rappresenta una delle grandi occasioni della vita, momento unico e straordinario che si presenta soltanto una volta, ovvero durante il parto. La raccolta privata ha solitamente il parametro temporale dei 20 anni, dovuto al rapporto tra quantità di cellule disponibili e le potenzialità terapeutiche ma anche questo parametro potrà essere superato grazie alle possibilità offerte dalla ricerca sulla coltura e moltiplicazione cellulare.
Un po’ di numeri
I numeri delle cellule staminali cordonali sono davvero interessanti: 100% di compatibilità del campione delle cellule staminali con il nascituro, nel 25% dei casi con i fratelli, 85 sono le patologie trattabili con le staminali cordonali, riconosciute dal Ministero della Salute, sia in Italia che all’estero. 45.000 sono i trapianti di cellule staminali nel mondo fino ad oggi, 3 i trapianti di successo di staminali cordonali su Pazienti pediatrici italiani, 5 ad oggi i bambini autistici trattati con le staminali, 150 gli studi clinici in ambito neurologico, cardiologico, metabolico ed immunologico.
Importanti studi in campo oftalmico lasciano prevedere la possibilità di progettazione della retina umana e di cura di molte patologie; in campo neurologico esperimenti sui topi hanno ottenuto il ringiovanimento delle cellule cerebrali, in campo ematologico è ormai standardizzato l’utilizzo nella cura delle Anemie, Talassemie, Leucemie, infusioni post chemio.
Una nuovissima via sperimentale ha permesso, infine, a Ricercatori giapponesi di ottenere da cellule staminali il primo embrione di topo impiantabile facendo intravvedere scenari futuri di Medicina rigenerativa.