Dolore all’occhio, quali sono le cause?

 

Se la causa è il Glaucoma

Tra le cause di dolore oculare, quello del Glaucoma acuto è senza dubbio il più devastante. In questo caso è fondamentale una diagnosi d’urgenza, per una patologia abbastanza frequente e che può manifestarsi in soggetti che non sapevano di esserne affetti oppure rappresentare la fase acuta del Glaucoma cronico congestizio.
Il Paziente accusa dolore oculare, più o meno violento, accompagnato a volte da vomito, brividi, bradicardia, dolore a distanza localizzato in genere all’addome, diminuzione del visibilità e/o percezione di cerchi iridescenti intorno alle sorgenti luminose. In sede di esame diagnostico si rileva in particolare una situazione di ipertono oculare, ossia di elevata pressione oculare. Sarà quindi necessario ottenere al più presto una diminuzione di quest’ultima con l’applicazione di miotici (farmaci che provocano il restringimento della pupilla) e altri farmaci che riducono la secrezione dell’umor acqueo, il liquido che si trova tra la cornea e il cristallino e che contribuisce a dare volume al bulbo oculare.

Se il dolore non è patologico

Un dolore oculare e/o retrobulbare può insorgere anche in assenza di patologie oculari, per esempio in caso di Sinusite oppure di Nevralgia del trigemino, per cause sconosciute, ma con maggiore frequenza nel sesso femminile, e caratterizzata da un dolore discontinuo e intenso, unilaterale e localizzato all’area di competenza di una delle tre branche del nervo trigemino, in particolare quella oftalmica.
Ricordiamo la possibilità di dolore oculare e/o retrobulbare anche in caso di patologie intracraniche quali l’Emicrania nelle sue varie forme oppure ancora le patologie vascolari centrali quali ad esempio la Trombosi del seno cavernoso: ciò avviene perché, secondo la legge delle proiezioni, qualsiasi stimolazione delle vie trigeminali in qualunque momento del decorso, induce, per riflesso, una sensazione di dolore localizzata anche ai corrispettivi recettori periferici.

La diagnosi corretta

In caso di dolore oculare, è importante valutare i seguenti parametri:

  • sede del dolore: oculare, retro-oculare oppure orbitario;
  • eventuali irradiazioni: posteriori, frontali, alla tempia;
  • se è monolaterale o bilaterale;
  • quando è comparso;
  • durata ed eventuali episodi successivi;
  • contesto in cui è comparso: ad esempio dopo il lavoro, oppure di mattina e via dicendo;
  • se associato o meno ad altri sintomi soggettivi, alterazioni del campo visivo (scotomi scintillanti), ronzii, cefalee o nausea;
  • intensità: lieve, costante e/o acuto.

Quando preoccuparsi davvero...

In caso di dolore oculare, i segnali di allarme hanno sintomi e caratteristiche ben precisi quali vomito, percezione di aloni intorno alle fonti luminose, febbre, brividi, affaticamento o dolori muscolari, ridotta nitidezza della vista, sporgenza di un occhio (Proptosi) e/o incapacità di muoverlo in tutte le direzioni.

... e come intervenire

In caso di dolore oculare grave, arrossamento oculare o presenza dei segnali d’allarme indicati è necessario recarsi immediatamente dal Medico Oculista: i soggetti con dolore lieve, invece, senza arrossamento oculare né presenza dei segnali d’allarme, possono aspettare uno o due giorni per vedere se il problema si risolve autonomamente.
D’altra parte le terapie per la cura del dolore oculare variano a seconda della specifica patologia e in tutti i casi è assolutamente sconsigliato ricorrere ad un’autovalutazione o alle terapie “fai da te”, ma piuttosto occorre rivolgersi sempre ad uno Specialista perché possa esprimere una diagnosi corretta e di conseguenza la terapia più opportuna.


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