Autore: Prof. Alberto Ritieni

 

Aiuta la circolazione

La mirtillina contenuta in questi piccoli frutti contribuisce a ridurre i danni dovuti proprio all’eccessiva fragilità dei capillari, rafforzando le pareti dei vasi sanguigni e migliorando, ad esempio, la circolazione retinica. Questa preziosa capacità nutraceutica è stata oggetto di una curiosa leggenda della seconda guerra mondiale, quando venne diffusa ad arte la notizia di abbondanti colazioni dei piloti inglesi a base di questi frutti che avrebbero consentito loro di continuare a combattere anche in condizione di scarsa visibilità.

Combatte lo stress ossidativo e cardiovascolare

I Mirtilli contengono anche diversi fenoli che proteggono le cellule dai radicali liberi e, insieme alle vitamine C e A, riducono lo stress ossidativo, salvaguardando la produzione di collagene. L’insieme di questo potenziale salutistico ha inoltre effetti benefici a livello cardiovascolare dando un minore senso di pesantezza e gonfiore degli arti inferiori. I molteplici studi “in vitro” e “in vivo” dimostrano come i polifenoli di tutti i frutti di bosco abbiano anche la capacità di mantenere integro il DNA inibendo la sintesi di citochine pro-infiammatorie.

Un aiuto contro svariati disturbi

Il consumo di Mirtilli è utile per contrastare diverse Malattie cronico-degenerative come, ad esempio, Aterosclerosi e Artrite, ma anche per il trattamento di alcune problematiche gastrointestinali, Ischemia e i danni da riperfusione; a questi si aggiungono effetti protettivi anche nei confronti del sistema nervoso centrale. L’azione dei polifenoli, inoltre, protegge dai fenomeni ossidativi post-digestivi a carico dei grassi alimentari che possono provocare danni a livello delle lipoproteine LDL e della vitamina E circolante; ma ilsucco di Mirtillo apporta benefici anche alla pressione arteriosa e ha efficacia drenante per contrastare Cellulite e ritenzione idrica. Infine è utile per fornire vitamina C ai più piccoli e alle donne in dolce attesa.

Rosso...

Il Mirtillo rosso è il più ricco in ferro, vitamina C e pectina. L’assunzione di piccole quantità di Mirtilli rossi può ridurre il livello di calcio nell’urina, allievando le forme di Calcolosi renale, ma l’utilità di questi frutti è dimostrata anche dall’azione coadiuvante nella diarrea, nelle stitichezze, nel caso di Colon irritabile e di Emorroidi; inoltre, vengono valutati anche come modulatori positivi delle funzioni gastrointestinali e nel ricomporre le condizioni di disbiosi.

... o nero?

Il Mirtillo nero è senza dubbio la specie più salutare anche grazie alla presenza di acido citrico (protettivo delle cellule), acido ossalico, acido idrocinnamico (neutralizza le nitrosammine cancerogene) e gamma-linolenico (difende il sistema nervoso prevenendo la Nefropatia diabetica); sono presenti, inoltre, acido folico, tannini e glucosidi antocianici che, oltre a conferire le diverse caratteristiche varietà di colori, contribuiscono a ridurre la permeabilità dei capillari. Recenti dati scientifici inducono a considerare il Mirtillo nero, consumato anche in forma di tisana, come un potente agente protettivo per l’Alzheimer, oltre ad essere utile per migliorare la memoria, l’equilibrio e la coordinazione motoria: un esperimento condotto su topi “anziani” alimentati con una dieta ricca in bacche blu, infatti, ha visto un netto miglioramento sia dell’attività motoria che del comportamento sociale, agendo positivamente anche sul naturale processo di invecchiamento. I primi dati, in particolare, identificano nelle antocianine le molecole anti-invecchiamento responsabili di una riduzione dello stress cellulare, grazie alla neutralizzazione dei radicali liberi e alla riduzione di eventuali danni al DNA.

Possibili controindicazioni

Il consumo di succo di Mirtillo può avere alcune controindicazioni, per cui è bene berne una quantità corretta, tenendo comunque presente che il gusto aspro viene spesso controbilanciato dall’aggiunta di zuccheri; eventualmente è possibile diluirlo con succhi di agrumi o di mela. Le problematiche maggiori possono insorgere, ovviamente, per i soggetti diabetici che, in questo modo, introducono un eccesso di zuccheri semplici non contemplati dal loro piano nutrizionale. Anche qualora privo di zuccheri aggiunti, a causa della naturale presenza di glucochina, il succo di Mirtillo ha un’azione ipoglicemizzante, pertanto, è sconsigliato a chi segue una terapia farmacologica antidiabetica. Al succo di Mirtillo vengono aggiunti spesso ossalati e fosfati, componenti comuni dei calcoli renali: per questo motivo, il consumo eccessivo è sconsigliato anche per chi soffre di questa patologia; tuttavia un consumo moderato di succo privo di ossalati aggiunti può contribuire ad abbassare il rischio di formazione dei calcoli, grazie alla naturale azione diuretica. Infine sono stati segnalati alcuni casi in cui bere molto succo di Mirtillo in concomitanza con l’assunzione di farmaci anticoagulanti orali ha provocato criticità a causa dell’interferenza sia delle antocianidine che della discreta quantità di Vitamina K (circa 20 microgrammi per etto) presenti. Ecco perché si raccomanda di non assumere più di 150 ml di succo al giorno oppure 250 g di bacche fresche. Non risultano invece controindicazioni particolari in gravidanza e/o durante l’allattamento.


« Pagina precedente 2/2 Pagina successiva