Tarassaco, l’erba che depura

Autore: Dott. Marco BiagiProf.ssa Elisabetta Miraldi

 

Stimola le funzioni del fegato

Da sempre il Tarassaco è stato considerato una pianta medicinale ad azione coleretica (stimola cioè la produzione di bile da parte del fegato): nell’Europa del Medioevo si credeva nella “Dottrina della Segnatura”, credenza secondo cui le caratteristiche fisiche e morfologiche di una pianta ne rivelavano anche le proprietà terapeutiche. In base a questa concezione, ciò che era giallo veniva associato alla bile gialla del fegato e considerato un rimedio epatico. Pertanto il Tarassaco conquistò in Europa una reputazione di rimedio contro l’Itterizia e i Calcoli biliari.
L’azione coleretica fu studiata per la prima volta negli anni Trenta, sia nell’animale che nell’uomo, e paragonata a quella degli acidi biliari.
Oggi si ritiene che essa si manifesti in modo apprezzabile solo per somministrazione degli estratti in vena; tale azione è attribuibile principalmente agli alcoli triterpenici. Questi, oltre ad aumentare la secrezione biliare, stimolano i processi di coniugazione delle sostanze tossiche, facilitando così l’eliminazione dei metaboliti dannosi per l’organismo e prevenendo la formazione dei Calcoli biliari.

Potente diuretico

Verso il XVII secolo il Tarassaco era così diffuso come diuretico da essere chiamato tra i gentiluomini e le gentildonne dell’aristocrazia con il grazioso quanto spiritoso termine “pissenlit”. Ancora oggi la Commissione E consiglia la pianta intera (rizoma e radici incluse) per stimolare la diuresi; tale azione è attribuibile sia ai flavonoidi, sia all’elevato contenuto in potassio che, durante l’eliminazione renale, non viene riassorbito nei tubuli. L’effetto diuretico si manifesta solitamente dopo circa 20-30 minuti dall’assunzione, dunque l’azione è piuttosto rapida. Se il Tarassaco viene utilizzato sotto forma di estratto liquido 1:1 (in genere in etanolo al 25% v/v), la dose generalmente consigliata per favorire la diuresi è di 4-10 ml di prodotto, da assumersi fino a tre volte al giorno.
L’azione diuretica è particolarmente raccomandata per diete dimagranti, sindrome premestrruale, gonfiore mestruale e gonfiore ai piedi.

Effetti collaterali

Il Tarassaco è considerato un’erba sicura e infatti la tossicità è molto bassa; tuttavia, come tutte le droghe contenenti amaroidi, possono comparire disturbi gastrici da iperacidità. Inoltre possono comparire manifestazione allergiche in soggetti particolarmente sensibili, dovute principalmente all’acido tarassaco e al suo relativo glucoside, che sono anche allergeni da contatto.

Quando è controindicato

Il Tarassaco, secondo la Commissione E, è controindicato nei casi di occlusione dei dotti biliari, Calcoli alla cistifellea, e in caso di Gastrite e Ulcera peptica. È controindicato anche per i bambini al di sotto di 12 anni di età, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Attenzione anche alle interazioni con farmaci, ad esempio sommazioni di effetti con FANS, amari, diuretici e ipoglicemizzanti.   


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